(Teleborsa) – Resta sostenuto il prezzo del petrolio dopo la diffusione dei dati sulle scorte in USA, anche se le quotazioni dell’oro nero scalano qualche marcia in scia soprattutto alla decisa crescita degli stock di benzine. I futures sul crude oil in scadenza a febbraio viaggiano ora a 90,26 dollari al barile, a fronte dei 90,66 usd segnati prima del dato dell’EIA e lontani dai massimi di 90,80 usd toccati in intraday. Anche la scorsa settimana, secondo quanto riferito dalla divisione del Dipartimento dell’Energia americano, le riserve di greggio sono scese di 5,3 mln di barili, più del doppio rispetto ai -2,3 mln attesi dagli analisti. I distillati sono calati di 0,6 mln di barili, perfettamente in linea con il consensus, mentre ha destato sorpresa il forte aumento degli stock di benzine (+2,4 mln di barili), dal momento che gli analisti si attendevano un più modesto incremento di 0,6 milioni.