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IL PEGGIO NON E’ ANCORA ALLE SPALLE

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(WSI) – La situazione? E’ peggiore di sei mesi fa, sia sul fronte macroeconomico, sia per la continua debolezza del sistema bancario negli Stati Uniti e in Europa». Per Mario Tomasi, direttore investimenti di Aletti Gestielle sgr, il tunnel della crisi è ancora lungo.

Perché un giudizio così severo?
«Per salvare il sistema bancario negli Stati Uniti sono già stati spesi i 350 miliardi del piano Paulson e questa misura è bastata appena per tamponare la crisi. Il nuovo piano di sostegno non risolve l’incognita dei titoli tossici che pesano sui bilanci bancari perché gli istituti di credito andavano naziona-lizzati se si voleva risolvere il problema alla radice. Quella proposta oggi è una soluzione intermedia, che non convince».

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Quindi non prevede un rally di Wall Street nelle prossime settimane?
«I dati sulla crescita del Pil americano sono terribili e mi aspetto un calo della ricchezza del 6% nel primo trimestre di quest’anno. Faccio fatica a immaginare che gli stimoli possano incidere in breve tempo su questa situazione. Un piccolo recupero del 6-7% c’è già stato negli ultimi 15 giorni. Potrebbe continuare con un rimbalzino ulteriore del 3-4%. Non di più».

E poi?
«Dopo di che non mi aspetto nulla di buono, anche perché le stime sulla crescita degli utili sono ancora troppo ottimistiche. Nel settore dell’energia, per esempio, visti gli attuali livelli del prezzo del petrolio il calo dei profitti potrebbe essere del 50%, o addirittura superiore. Più in generale in tutto il comparto dei materiali di base si profila un crollo dei risultati aziendali».

C’è qualche settore che potrebbe muoversi in controtendenza?
«Non vedo casi particolarmente favorevoli, al di fuori dei tradizionali comparti difensivi dell’alimentare, del tabacco e dei farmaceutici.
Forse la tecnologia potrebbe distinguersi in positivo, ma non in modo generalizzato: la selezione dei titoli va fatta con estrema cura». (M.SAB.)

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