Il business della pasticceria e’ diventato cosi’ redditizio che c’e’ chi ha deciso di ampliare la propria attivita’ quotandosi a Wall Street.
Non si tratta di pasticcini in generale ma dei cupcake: un’istituzione in Usa. Tanti americani ne vanno matti e la loro esistenza e’ stata resa celebre dal telefilm made in Usa “Sex and The City”, le cui protagoniste erano clienti affezionate di Magnolia Bakery a New York (a sua volta diventata destinazione di tour turistici organizzati ad hoc a Manhattan).
A decidere di raccogliere fondi attraverso la quotazione in borsa e’ Crumbs Bake Shop. La catena di cupcake piu’ grande degli Stati Uniti aprira’ il proprio capitale a nuovi azionisti dopo avere siglato un accordo di fusione (leggi qui i dettagli) da $66 milioni con la societa’ di investimento 57th Street General Acquisition Corporation (non ha operazioni proprie ma raccoglie capitali per acquisire specifici business). Quest’ultima paghera’ a Crumbs $27 milioni in contanti e $39 milioni in titoli. La chiusura dell’operazione dovrebbe avvenire marzo.
Obiettivo: l’espansione all’interno di un mercato che, almeno negli Usa, sta letteralmente proliferando. Il gruppo e’ stato fondato nel 2003 da Jason Bauer e da sua moglie Mia: apri’ i battenti a New York City sottoforma di un singolo negozio. Ora conta 36 punti vendita in sei stati e punta ad arrivare a 200 entro il 2014. I Bauer manterranno una quota sostanziale del loro business e continueranno a gestire la societa’. Edwin Lewis, ex manager del settore fashion che acquisto’ il 50% di Crumbs nel 2008 per $10 milioni, restera’ nel cda.
L’anno scorso Crumbs ha generato $31 milioni di ricavi e $2,5 milioni di utili pre-tasse. Tradotto in numero di cupcakes venduti: 13 milioni di pezzi. Il modello di business, spiega il New York Times, e’ pressoche’ unico nel settore: per quanto le ricette siano tutte firmate dalla signora Bauer, non ci sono cucine o forni nei negozi Crumbs. L’outsourcing e’ in questo caso la parola chiave.
La notizia che la catena Crumbs sta per quotarsi non ha mancato di sollevare scetticismo in chi vi vede una bolla… di panna montata. C’e’ chi si aspetta che al gruppo spetti la sorte toccata ad altre catene (Cosi’ e Jumba Juice) dal concept particolare e a crescita troppo rapida ma finite poi ad arrancare. Ma Bauer e’ certo che non ci sara’ un simile copione. “Svolgo questa attivita’ da otto anni e siamo cresciuti anno dopo anno. Se avessi ricevuto un nickelino per ogni volta che qualcuno mi ha chiesto se i cupcake erano una mania non avrei bisogno di raggiungere questo deal”, ha dichiarato il signor Bauer.