Per la Bce la recessione globale sara’ piu’ forte delle attese e per le economie piu’ industrializzate la contrazione del Pil sara’ netta. La Banca Centrale europea osserva che se pure terra’ ancora il gruppo dei paesi in via di sviluppo, cio’ sara’ dovuto solo al contributo di India e Cina. Senza questi due grandi motori infatti, anche il Pil delle economie emergenti sarebbe caratterizzato dal segno meno.
La congiuntura mondiale segnera’ quest’anno una frenata del 2,9%. Sara’ ancora piu’ brusca, dunque, rispetto a quel -1,7% di Pil che la Banca Mondiale aveva stimato a marzo scorso. Per i paesi in via di sviluppo, invece, e’ attesa ora una crescita dell’1,2% (contro il +2,1% di marzo scorso), dato che scende tuttavia al -1,6% se si escludono Cina e India. Per questi due paesi le stime di Pil sono state invece riviste al rialzo, rispettivamente, dal 6,5% al 7,2% e dal 4% al 5,1%.
Nel 2010 la situazione generale dovrebbe comunque migliorare un po’ e la recessione invertire la rotta: il pil mondiale tornera’ infatti a crescere del 2% (dato pero’ inferiore al +2,3% precedentemente stimato), mentre per i paesi in via di sviluppo e’ previsto un rialzo del 4,4% (ma di appena il 2,5% se si escludono Cina e India). E’ questo il panorama dipinto dalla Banca Mondiale, che oggi ha provveduto a rivedere nuovamente le sue stime di crescita per il 2009 e il 2010.