Quarta settimana consecutiva di ribassi per Piazza Affari che ieri ha chiuso con una perdita per il Mibtel, dall’11 Dicembre, del 4,03%.
Anche il Fib30 di dicembre perde quasi un punto percentuale a partire da venerdì 9, e segna quota 43.635.
Non c’e’ scampo per nessun titolo in queste sedute di scadenze tecniche dove la ritrovata stabilità politica americana non aiuta i mercati europei più preoccupati dal crollo del Nasdaq che dalla possibilità di un calo dei tassi USA che la Fed potrebbe decidere nei prossimi giorni.
E a Piazza Affari nemmeno i titoli tradizionali della old economy fanno da rifugio.
Solo Eni, a +0,68% nel bilancio settimanale, e Italgas, a +2,57%, escono indenni dalla debacle generalizzata.
Per gli altri titoli, fatta salva qualche rara eccezione, il segno negativo la fa da padrone assoluto.
Pesanti perdite settimanali tra le utilities: Enel -2,65%, Edison -3,82%, Aem -8,49%.
Male anche i bancari e gli assicurativi per le prospettive della sentenza relativa alla restituzione da parte degli Istituti di credito degli interessi e per il rating al ribasso comunicato per tutta Europa da parte di Goldman Sachs.
Banca Rolo -9%, Mediobanca -7%, Generali -5,21%.
Stabile solo San Paolo ferma al termine delle cinque sedute a +0,39%.
Ancor peggio hanno fatto, come nelle altre borse del Vecchio Continente, i telefonici. Con Telecom a -6,34% nell’attesa dell’esame della Consob per il mancato buy back delle risparmio.
Mentre Olivetti e Tecnost hanno perso oltre l’11% nonostante le voci dell’arrivo di un nuovo socio -forse un Fondo americano- pronto a rilevare il 3% della società.
Anche Seat non si riprende e crolla del 10%, seguito dagli altri titoli editoriali come Mediaset a 7%. Nel settore vede positivo invece Caltagirone a +2,4% sempre su base settimanale.
Il Nuovo Mercato ancor più influenzato dalla debolezza del Nasdaq e dal crollo di Microsoft incassa in settimana cali ancor più vistosi.
Datamat scivola a -17,2%, eBiscom a -16%, Tiscali a -3,4%.
Per quanto riguarda le matricole della settimana El.En perde il 20%, Meliorbanca invece ha guadagnato il 3,5%.
Dopo essere stato collocato è stato invece bloccato dagli sponsor il titolo Sitcom per carenza di richieste. Ma la società di produzione televisiva e alcuni risparmiatori hanno avviato un ricorso.