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IL MIBTEL RECUPERA: IN CINQUE GIORNI +1,43%

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E alla quarta settimana Piazza Affari tira un sospiro di sollievo. E dopo tre ottave in negativo riprende fiato e rivede denaro.

E così rispetto a venerdì 20 Luglio il Mibtel sale dell’1,43% a 25.516 punti, il Mib30 segna un +1,63%.

Mentre continua a soffrire l’indice del Nuovo Mercato, il Numtel, che perde il 5,96%.

Gli analisti si chiedono se si tratta dell’inizio di un nuovo rally e le opinioni, tutte improntate comunque alla cautela, sono discordanti.

Perchè da un lato regna ancora l’incertezza sull’economia americana con le aziende che continuano a sfornare trimestrali deludenti e con previsioni non rosee, mentre dall’altro lato si registra un mercato meno ansioso -anche Wall Street tutto sommato tiene- in Europa e in particolare in Italia alcune società della new economy hanno fornito risultati migliori delle attese.

L’importante sottolineano gli analisti di Piazza Affari è che il Fib30 è stato in grado di rimbalzare sopra il minimo dell’anno al quale si era avvicinato il 18 Luglio a 35.415 punti.

Il flusso di denaro però è ancora scarso – il controvalore medio giornaliero della settimana è stato infatti di 3650 miliardi di lire con un picco di 4000 – e andando incontro all’agosto potrebbe contrarsi ulteriormente.

Ma i listini milanesi potrebbero anche essere scossi da alcuni movimenti azionari.

In primis quello relativo alla Telecom.

Anche oggi alcuni rumors provenienti da ambienti finanziari milanesi danno per vicino l’annuncio di una scalata per il controllo della Olivetti da parte di Tronchetti Provera.

Il titolo Olivetti è infatti stato il più scambiato nella settimana appena trascorsa con un guadagno dell’8,59%, anche se scontava i ribassi delle ottave precedenti.

Nonostante alcune smentite sul riassetto azionario del gruppo telefonico, come quella di una scalata anti-Bell guidata dalla banca Lazard hanno beneficiato delle voci anche Telecom (+3,9%) e Tim (+2,8%).

Mentre Pirelli, ma per altri motivi, ha perso il 4,4%. Sul titolo pesano infatti le delusioni per una semestrale sotto le aspettative. E così dopo un inizio settimana positivo, per la notizia che il settore fibre di Lucent sarebbe stato acquistato da un gruppo giapponese,
il titolo ha perso punti per la revisione al ribasso da parte di alcune banche d’affari deluse dalle anticipazioni sulla semestrale di venerdì.

E’ tornato il denaro anche sul titolo Eni che ha ripreso smalto, con un guadagno del 3,17%, dopo la decisione dell’Opec di tagliare la produzione del petrolio per far salire i prezzi.

Positiva la settimana anche per Fiat (+5,65%) dopo la vittoria per il caso Montedison (+2,21%). Mentre per lo stesso motivo la sconfitta Mediobanca contiene il ribasso allo 0,62% portandosi a Piazzetta Cuccia una buona plusvalenza come farà Generali (+0,60%).

E si sono ripresi anche i titoli del risparmio gestito. Banca Fideuram, +5,57%, dopo i dati positivi della raccolta; Mediolanum +4,1%.

Anche alcuni bancari hanno chiuso la settimana in positivo: Monte Paschi + 4,97%, più contenuti i guadagni di Bnl (+0,34%) e Banca di Roma (+0,34%.

Risalgono poi gli editoriali: Mediaset +3,59%; L’Espresso +3,31%; Mondadori +3,59%; Seat PG +2,02%.

E sull’onda europea positiva dei tecnologici si riprendono,sempre su base settimanale, i titoli StMicroelectronics (+6,86%) e la controllante Finmeccanica (+3,58%).

Mentre sul Nuovo Mercato c’è stata una forte vendita di Tiscali (-12,03%) e e.Biscom (-11,34%).

Anche Alitalia grazie all’accordo globale con AirFrance e Delta Airlines riprende l’1,2%.

Proseguono in negativo anche l’ultima ottava BiPopCarire (-4,32%), Benetton (-3,52%), Aem (-4,2%), Enel (-1,2%).