Siena – Tassi di interesse: in area Euro aumentano i tassi di mercato governativi e swap. Ieri si è assistito ad un andamento contrastato per i titoli periferici con gli spread di Italia e Spagna in restringimento vs Germania sul tratto decennale, mentre si sono allargati quelli di Grecia e Portogallo dopo il taglio del rating dei due paesi da parte di S&P.
L’agenzia di rating ha tagliato il rating sovrano del Portogallo da BBB a BBB- con outlook negativo, portandolo all’ultimo livello di investment grade. La stessa agenzia di rating aveva già effettuato un taglio lo scorso 24 marzo. La Banca del Portogallo ieri ha ridotto le stime sulla crescita per il periodo 2011/12, aggiungendo che misure sostanziali saranno necessarie per centrare gli obiettivi di riduzione del deficit fissati dal governo.
Questa mattina il Wsj segnala che l’agenzia di statistica portoghese consegnerà un report all’Eurostat entro il fine settimana per sottoporre alcune revisioni contabili che potrebbero comportare un aumento del deficit di bilancio rispetto a quanto precedentemente stimato. Il prossimo mese l’Eurostat annuncerà le modifiche.
L’agenzia S&P ha ridotto anche il rating della Grecia a BB- da BB+, segnalando la possibilità di un ulteriore taglio di uno o due notch qualora peggiori la situazione del bilancio. Sul fronte macro l’inflazione armonizzata tedesca a marzo è rimasta sui massimi dall’ottobre 2008 (2,2% a/a).
Oggi sono previsti una serie di indicatori di fiducia dell’area Euro relativi a marzo. Sul fronte aste è stata buona l’accoglienza del mercato sul Btp 2016 indicizzato all’inflazione, poiché ha attratto una domanda pari a 1,53 volte l’offerta, in rialzo dall’1,47% precedente. Oggi proseguono i collocamenti del Tesoro italiano con le emissioni di Btp e CCTeu fino ad un totale di 9,25Mld€.
Negli Usa il mercato obbligazionario governativo continua ad essere sotto pressione con un rialzo dei tassi che ha interessato tutta la curva, in particolare il tratto a breve. Il tasso a due anni si è riportato sopra lo 0,8%, livello massimo da metà febbraio. A favorire le vendite di bond sono state, oltre all’andamento non brillante dell’asta su titoli a 5 anni, le parole del presidente della Fed di Saint Louis (membro non votante), Bullard, il quale ha ribadito la propria idea che l’istituto centrale debba tagliare il QE2, sottolineando che la riduzione potrebbe essere nell’ordine dei 100 Mld$.
Il mercato azionario dopo una partenza in negativo si è riportato in prossimità dei massimi toccati nella seduta di lunedì anche se i volumi continuano a rimane sui livelli molto bassi. Gli acquisti hanno interessato maggiormente il comparto delle telecomunicazioni, risorse base ed energetico. Sul fronte macro, i dati pubblicati ieri hanno evidenziato ancora le difficoltà del settore immobiliare con l’indice Case/Shiller, relativo ai prezzi delle case, sceso su base annua a gennaio per il quarto mese consecutivo.
In ribasso anche la fiducia dei consumatori di marzo ritornata sui livelli di 3 mesi fa a causa di un marcato calo della componente prospettica. In particolare, si è riscontrato un forte rialzo delle aspettative d’inflazione legato principalmente all’aumento della benzina. Per oggi l’’attenzione degli operatori verrà focalizzata sul sondaggio ADP relativa all’occupazione nel settore privato che potrà fornire alcuni indicazioni anticipatorie in attesa dei dati sul mercato del lavoro di venerdì.
Valute: euro stabile vs dollaro nella giornata di ieri anche se il cross continua a muoversi all’interno del trading range 1,4050/1,4250. Il rialzo più marcato del tasso a 2 anni Usa rispetto all’analogo tasso tedesco, insieme alle opinioni contrastanti da parte di alcuni esponenti Fed, potrebbe avere un impatto negativo sulla moneta unica nelle prossime sedute. Un’eventuale rottura di area 1,40 porterebbe infatti ad un maggior deprezzamento dell’euro.
Segnaliamo il nuovo record del dollaro australiano vs quello Usa con il cross salito oltre soglia 1,03$ causa un possibile proseguimento delle operazioni di carry trading alla luce del deprezzamento dello yen. La valuta nipponica si è infatti deprezzata sui mercati valutari vs le principali valute. Verso euro il cross è salito ai massimi da 10 mesi, superando la resistenza collocata a 116-115,50 (ora nuovo supporto). Per oggi la resistenza si colloca a 117. Verso dollaro il cross è salito oltre la resistenza 82 (oggi nuovo supporto) con il livello successivo collocato in area 83-83,20.
Materie Prime: giornata mista per le principali materie prime, con i rialzi che hanno interessato principalmente il comparto dei metalli industriali. Tra gli energetici in rialzo il greggio Wti (+0,8%) ritornato in prossimità dei 105 $/b. Misti agricoli e metalli preziosi. Forte calo per il cacao (-5,9%).
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