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IL LUSSO TRABALLA: BULGARI IN ROSSO

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(WSI) – Il primo trimestre di Bulgari si chiuderà in perdita. Tutta colpa del blocco degli acquisti da parte dei grossisti. Lo ha anticipato oggi l’Ad della mason romana, Francesco Trapani, parlando a margine dell’assemblea che ha approvato il bilancio 2008, il dividendo di 0,10 euro (potrà essere incassato dal 21 maggio 2009) e ha dato il via libera all’acquisto e alla vendita di azioni proprie. “Generiamo una perdita nel primo trimestre, in parte provocata dal fatto che c’è stato un blocco degli acquisti da parte dei grossisti che a fronte della crisi stanno svuotando i magazzini”, ha spiegato Trapani.

“Ci attendiamo per questo stesso motivo una ripresa, seppur contenuta, nella seconda parte dell’anno”, ha aggiunto il top manager, ricordando peraltro che i primi tre mesi si confrontano con “un primo trimestre 2008 da record”. Bulgari ha chiuso l’esercizio 2008 con un utile netto in calo del 45,1% a 82,9 milioni e già in occasione dei risultati 2008, a inizio marzo, la società aveva detto di attendersi un 2009 “molto difficile”.

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A proposito della partecipazione del gruppo a un eventuale processo di consolidamento nel proprio settore, Trapani non ha escluso che “quando ci sarà la ripresa qualche grande (gruppo) possa acquistare qualche piccolo in difficoltà”. Sicuramente, ha aggiunto l’Ad, “non saremo venditori e, siamo realisti, non possiamo considerarci neppure grandi accentratori”.

“Nel nostro settore”, ha ricordato, “non si vede nulla da tanto tempo. Negli ultimi 7-8 anni non si sono viste acquisizioni significative, eccetto quella di Valentino da parte del fondo di private equity. Forse ci sarà un’altra ondata di consolidamento dopo il 2009. Non escludo che nel medio periodo possa venire fuori qualcosa di interessante, ma al momento non c’è nulla”, ha concluso.

Il titolo del lusso, nonostante l’annunciata perdita nel primo trimestre 2009, sale del 3,85% a 3,97 euro, grazie alla previsione di una lieve ripresa nel secondo semestre. Nel corso della mattinata ha raggiunto un massimo a quota 4,01 euro. Volumi consistenti e pari al momento all’1,14% del capitale. A sostenere l’azione in queste ultime quattro sedute sono le attese ottimistiche sull’economia giapponese dopo la presentazione del pacchetto di stimolo economico per un valore pari a 116 miliardi di euro, mercato nel quale la società produce il 20% circa del suo fatturato. Non bisogna poi escludere possibili ingressi di fondi sul titolo.

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