Pubblichiamo uno stralcio dei commenti apparsi in margine ad articoli di Wall Street Italia. I rumor che circolano sulla rete parlano di progetti di imbrigliamento e controllo di Internet nel nostro paese. L’occasione adesso e’ che tutti i lettori, nostri e di altri siti e/o blog, interessati a che su questo tema ci sia la massima vigilanza e attenzione collettiva (a livello individuale e di societa’ civile) intervengano a lora volta commentando in modo da far sentire chiara e forte una sola voce di protesta.
09/06/2009 19:1512 – carlosgino
Davvero sono sorpreso col fatto che ancora il “potere distorto e controllo mediatico” non abbiano tentato di silenziare e imporre un sistema di controllo anche sulle opinioni, e sono decine di milioni, espresse nei vari blogs di internet…i giornali hanno i loro padroni e controlli editoriali, ma se davvero anche questo libero e sovrano mezzo di espressione fosse soggetto a censura vuol dire che si é toccato fondo del barile e bisogna per tanti fare valigie e trasloccare in altro paese…non credo che il sistema democratico europeo ne’ internazionale lo consentirà, dato che gia’ adesso, per esempio, gli USA hanno e utilizzano mezzi tecnologici per controllare cio’ che si dice e scrive a garanzia di sicurezza ma senza filtrare ne’ censurare cio’ che si scrive in bene o male contro Obama…ma da noi chissà?, ormai tutto é possibile e probabile…
09/06/2009 19:3613 – dell55
6) Lo stato dell’informazione e della televisione pubblica in Italia, proprio per via del NOTO conflitto di interessi, ha ormai totalmente minato alla radice la cultura media e l’intelligenza media di questo nostro ex bel paese. Che le elezioni siano decise dai TG si sapeva da tempo. Ma che a “un uomo solo al telecomando” (come dice l’ottimo Travaglio) continui a essere consentito da 20 anni di fare il bello e cattivo tempo, dimostra che L’ITALIA NON E’ PIU’ UNA DEMOCRAZIA. E’ qualcos’altro, non e’ una dittatura, ma somigliamo sempre di piu’ a un paese dell’America Latina.
09/06/2009 20:0014 – skipper59
per dell55 commento 13 – Che dire? mi sembra che la tua analisi sia assolutamente lucida e pienamente condivisibile da qualunque persona di buon senso sia essa di destra o di sinistra. Chi non conviene con te è perchè evidentemente il “partito preso” supera la ragione. A me preoccupa soprattutto il punto 6): è di questi giorni che si vuol mettere il bavaglio anche ad Internet, bloccando i blog non graditi e le considerazioni contrarie alle leggi fatte. Non sarà una dittatura, ma ci stiamo avvicinando a grandi passi a qualcosa che le assomiglia molto.
09/06/2009 20:09 15 – skipper59
Aggiungo quanto letto proprio oggi sulla censura prossima ventura di Internet: “Un noto religioso, padre Giorgio Butterini (del convento dei cappuccini di Trento) ha diffuso una mail nella quale critica il governo Berlusconi poiche’ – scrive testualmente – “si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l’informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese e’ ormai l’unica fonte informativa non censurata”. Il frate ha titolato la sua innovativa forma di comunicazione elettronica “Perche’ lo Spirito vi tenga svegli”, e nel testo ricorda – tra l’altro – che “l’attacco finale alla democrazia e’ iniziato. Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla l iberta’ della rete internet per metterla sotto controllo”. Padre Butterini – sentito dall’Agi – ha confermato il contenuto della e-mail, laddove scrive che, “secondo il pacchetto sicurezza approvato in Senato se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo”. Il religioso aggiunge che “il ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorita’ giudiziaria, puo’ disporre con proprio decreto l’interruzione della attivita’ del blogger, ordinando ai fornitori di connettivita’ alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L’attivita’ di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali”. L’interrogativo che padre Butterini pone e’ quindi questo: “Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la casta con questa legge?. Il cappuccino di Trento conclude cosi:'”Obama ha vinto le elezioni grazie ad Internet. Chi non puo’ farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l’Italia come la Cina e la Birmania. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico. Fate girare questa notizia il piu’ possibile. E’ ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani. E’ in gioco davvero la democrazia!!!”.”