Società

Il giornalismo economico sventola bandiera bianca. Crisi al “Sole 24 Ore” e Editori PerlaFinanza

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L’assemblea degli azionisti di Editori perlaFinanza Srl ha deliberato ieri «la messa in liquidazione della società, rinviando ogni altra decisione sui punti all’ordine del giorno, e in particolare sul ripiano delle residue perdite d’esercizio (circa mezzo milione di euro), considerata dalla redazione, ma anche dagli amministratori uscenti, premessa per ogni ipotesi di continuità aziendale del gruppo, le cui testate (il quotidiano Finanza&Mercati, il settimanale Borsa&Finanza e il mensile TuttoFondi) rappresentano l’unico, concreto asset patrimoniale».

È quanto si legge in una nota del Cdr. «Nei giorni scorsi – scrivono i giornalisti – avevamo appunto auspicato che l’azionista non volesse far mancare proprio a questo punto l’apporto decisivo ed essenziale di liquidita’», «per non rischiare di vanificare il valore delle testate finora conservato anche grazie alla professionalità, l’impegno e i sacrifici dei giornalisti e di tutti i lavoratori del gruppo».

L’assemblea dei giornalisti «prende atto con viva preoccupazione e rammarico della decisione dell’azionista, ma è consapevole che molteplici possono essere gli esiti di una liquidazione volontaria, inclusa la continuità del ramo d’azienda editoriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali». Su questo, si legge ancora, «fin da lunedì chiederemo di poter incontrare il liquidatore e l’azionista, per essere informati e per poterci confrontare sui programmi di questa fase rischiosa e delicatissima. Confermiamo l’impegno di continuare a informare i lettori, nonostante la preoccupazione sull’epilogo di questa lunga vicenda, che ci ostiniamo a non considerare conclusa». (Adnkronos)

Nel colophon di Borsa & Finanza compare quanto segue:

Editori PerlaFinanza S.r.l. in liquidazione
Via T. Calco, 2 – 20123 Milano
C.F. – P.I. 13320550158
N. Iscrizione Registro Imprese di Milano 13320550158
N. R.E.A. 1638978
Capitale Sociale €70.000,00 i.v.
Tel. 023030261 – Fax 02303026240
Liquidatore: Aldo Bruno

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Intanto si aggrava la crisi a Il Sole 24 Ore. Il quotidiano della Confindustria ha subito un crollo di copie diffuse, passando da 346.864 dell’aprile 2009 alle 291.994 (-15,8%) di aprile 2010.

Leggere l’analisi di Wall Street Italia pubblicata l’11 maggio 2010, intitolata “Sole 24Ore, il rosso aumenta. Bilanci horror stile Grecia”:

L’attuale “stato di crisi” potrebbe davvero essere l’anticamera dell'”amministrazione controllata”. I conti lo giustificherebbero. In appena tre mesi – gennaio, febbraio e marzo 2010 – la perdita netta del Gruppo 24 Ore e’ di -6,4 milioni di euro. Quel che e’ peggio, invece di diminuire il rosso si aggrava sempre piu’ visto che nel 2009 il “Sole” aveva perso 52,6 milioni di euro rispetto a un utile di 16.1 milioni nel 2008: uno sbilancio pauroso pari a 75.1 milioni di euro in appena 15 mesi e una perdita kolossal effettiva di 59 milioni nello stesso periodo. E il primo semestre 2010 va peggio rispetto a quello dell’anno passato.

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L’Assemblea dei giornalisti della testata di Confindustria ha proclamato lo stato di agitazione conferendo al Comitato di redazione il mandato per gestire ogni forma di protesta compreso un pacchetto di cinque giorni di sciopero perché venga ristabilito il rispetto delle procedure previste dallo stato di crisi.

Il CdR ha comunicato ai redattori della testata della Confindustria che ha presentato una segnalazione al Collegio sindacale del Sole 24 Ore Spa, al Consiglio di Amministrazione della società editoriale quotata e alla Consob per chiedere la sospensione della fusione per incorporazione della Sole 24 Ore Business Media Srl (gia GPP Spa) nel Sole 24 Ore Spa. Il Sole 24 Ore Business Media Srl – che nel 2009 ha perso 10,85 milioni di euro, ha 150 dipendenti (di cui 42 sono giornalisti). Questo il testo della lettera:

L’Assemblea dei giornalisti de Il Sole 24 ORE Business Media, presa visione del comunicato diffuso l’11 maggio scorso dai giornalisti dipendenti-azionisti de Il Sole 24 ORE, nonché rappresentanti sindacali, esprime all’unanimità forte disappunto per il taglio antisindacale del comunicato. In un difficile contesto che vede i giornalisti di Business Media già pesantemente coinvolti nella politica di ristrutturazione del Gruppo (vedi recente cessione di ramo d’azienda), si sarebbe auspicato un atteggiamento più unitario e solidale. Invitiamo comunque i colleghi a verificare con attenzione i dati pubblicati sul comunicato, che a noi risultano parziali, superati e profondamente inesatti.

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Ecco il primo comunicato:

L’Assemblea dei giornalisti del Sole 24Ore ha proclamato lo stato di agitazione conferendo al Comitato di redazione il mandato per gestire ogni forma di protesta compreso un pacchetto di cinque giorni di sciopero perché venga ristabilito il rispetto delle procedure previste dallo stato di crisi (firmato a fine marzo e che riguarda tutto il gruppo). Procedure violate con la decisione unilaterale del direttore di assumere figure esterne, per il varo del nuovo sito internet, senza la preventiva consultazione del Cdr.

Lo stato di crisi prevede 31 uscite in prepensionamento di giornalisti e fissa paletti molto rigidi per le assunzioni dall’esterno. ln base alle norme previste dal contratto nazionale di lavoro, possono essere assunti solo giornalisti la cui professionalità non sia in alcun modo fungibile con quelle già presenti nella redazione e comunque solo dopo aver preventivamente consultato e informato il Cdr. Una procedura non rispettata.

Durante un confronto, la scorsa settimana, al Cdr è stata annunciata l’assunzione di due professionisti estemi Tale posizione è stata presentata come un «pacchetto chiuso non trattabile», in tal modo, riducendo la prospettata concertazione, in realtà, a una comunicazione unidirezionale. Il Comitato di redazione si augura che prevalga il senso di responsabilità di tutte le parti e che le proposte di rafforzamento della redazione online siano effettivamente realizzate, nel rispetto scrupoloso del contratto nazionale di lavoro, dello stato di crisi e della professionalità dei gioralisti del Sole 24Ore. (fonte: Il sole 24 Ore del 18 maggio 2010)

Infine ecco la lettera scritta dal Comitato di Redazione del Il Sole 24 Ore:

“Care colleghe, cari colleghi, stamane, nella nostra qualità di azionisti/dipendenti del Sole 24 Ore, abbiamo presentato stamane una segnalazione al Collegio sindacale del Sole 24 Ore Spa, al Consiglio di Amministrazione della società editoriale quotata e alla Consob per chiedere la sospensione della fusione per incorporazione della Sole 24 Ore Business Media Srl (gia GPP Spa) nel Sole 24 Ore Spa. Abbiamo chiesto “una approfondita disamina” dell’operazione di acquisizione di GPP spa, della sua valutazione e del suo pagamento.

La fusione per incorporazione, approvata dal CdA del Sole 24 Ore il primo febbraio 2010, era condizionata a un’approvazione definitiva entro l’attuale mese di maggio.

L’ex GPP Spa (oggi Il Sole 24 Ore Business Media Srl) è stata interamente acquisita dal Sole 24 Ore in due tranche a cavallo tra gli esercizi 2006 e 2007 per un corrispettivo di 40,2 milioni. Wise Sgr aveva acquisito GPP Spa e le sue controllate il 13 maggio 2004 da Telecom Italia Media per un controvalore finale pari a 10,5 milioni di euro.

Nell’esercizio 2009 Il Sole 24 Ore Business Media Srl (gia GPP spa) ha segnato un fatturato pari a 40,36 milioni di euro, un margine operativo lordo negativo pari a 1,261 milioni di euro e una perdita netta di 10,85 milioni di euro. Nel bilancio dell’esercizio 2009 del Sole 24 Ore la partecipazione nella Sole 24 ore Business Media Srl (gia GPP Spa) è stata svalutata per 14,225 milioni di euro.

Il Sole 24 Ore Business Media Srl (già GPP spa) ha attualmente in organico 150 dipendenti di cui 4 dirigenti, 102 impiegati e 42 giornalisti (34 a Milano e 8 a Bologna), che con la fusione sarebbero trasferiti al Sole 24 Ore Spa entrando direttamente nell’organico della capogruppo. La segnalazione è stata inviata anche alla Federazione Nazionale della Stampa e all’Associazione Lombarda dei Giornalisti per le competenze di legge. Un saluto,

Donatella Stasio, Nicola Borzi, Alessandro Galimberti e Giovanni Negri”