(Teleborsa) – Il Financial Times spende oggi parole dure sullo “spoil system” italiano, che cala una mano “dall’alto” sulle nomine delle alte sfere delle aziende italiane a partecipazione pubblica. Il quotidiano londinese apre una riflessione in vista della scadenza del mandato triennale dei vertici di tre grandi aziende del Bel Paese: Eni, Enel e Finmeccanica. La fine del mandato di Paolo Scaroni (Eni), Fulvio Conti (Enel) e Pier Francesco Guarguaglini (Finmeccanica) non avverrà prima del prossimo aprile, ma già cominciano a circolare voci su chi potrebbe prendere il loro posto. Sbagliatissimo, dice il Financial Times, perchè tutte e tre le aziende sono cresciute sotto la guida di questi bravi managers, e sarebbe logico riconfermarli ai vertici. Ma coloro che ricoprono le cariche più elevate dello Stato sembra non vogliano capire che l’instabilità ai vertici di certe realtà aziendali può solo diminuirne il valore, data anche la l’attuale situazione finanziaria italiana.