Il miglioramento del dato di settembre sull’occupazione americana ha fornito solo un freno momentaneo alla discesa del dollaro. Il biglietto verde ha infatti continuato a perdere terreno soprattutto nei confronti di yen ed euro, con i rispettivi cambi scesi ai minimi di tre anni e di quattro mesi.
Dato l’enorme deficit delle partite correnti Usa (circa il 5% del Pil), sono numerosi gli analisti che ritengono inevitabile un ulteriore deprezzamento della moneta statunitense. La banca d’affari Goldman Sachs, ad esempio, si aspetta che il cambio dollaro/euro salira’ a quota 1,24 entro i prossimi sei mesi. Merrill Lynch prevede un valore di $1,33 per la fine del 2004.
In un simile contesto, una delle alternative d’investimento che e’ opportuno considerare e’ rappresentata dall’oro, il cui prezzo si muove tradizionamente in maniera inversa rispetto al dollaro. La quotazione del metallo prezioso, secondo Goldman Sachs, nei prossimi 12 mesi potrebbe spingersi a $410 all’oncia. Dello stesso orientamento e’ CIBC, che per il 2004 e 2005 prevede un prezzo di $415 e $425 all’oncia. Mercoledi’ il prezzo spot sulla piazza di New York si e’ attestato a $375,40.
Sebbene il mercato sia piuttosto rischioso e volatile, gli esperti consigliano di tenere almeno una piccola parte del portafoglio (inferiore al 10%) esposta sui metalli preziosi. Tra le altre ragioni, si sottolinea che la produzione e’ prevista in calo e la domanda dovrebbe ricevere un consistente impulso grazie alle facilitazioni per l’acquisto introdotte in Cina e India.
Strumenti per investire in oro
Uno dei modi per investire sul mercato dell’oro e’ acquistare direttamente lingotti o monete. La scelta, tuttavia, per il momento appare troppo onerosa, considerando i costi di trasporto e immagazzinamento. Il problema sara’ presto risolto attraverso l’introduzione dell’Equity Gold Trust, un ETF che sara’ quotato al Nyse probabilmente gia’ entro la fine dell’anno: si tratta di un fondo a gestione passiva che acquista oro ed emette titoli ognuno dei quali e’ rappresentativo di un decimo di oncia.
Un’altra possibilita’ d’investimento e’ quella di sottoscrivere quote di fondi che investono in azioni di societa’ aurifere. In questo caso, l’investitore avrebbe il vantaggio di un professionista che sceglie i titoli, ma dovrebbe sostenere i costi (spesso elevati) di commissione.
Acquistare future e opzioni sull’oro e’ poi una scelta spesso impraticabile per la maggioranza degli investitori individuali, trattandosi di strumenti sofisticati che spesso richiedono un grado di conoscenze tecniche elevato.
L’ulteriore alternativa e’ offerta dall’investimento diretto in azioni di societa’ che operano nel settore. Ma quali sono i titoli piu’ promettenti?
Dove puntare
A WSI lo suggeriscono i gestori Clay Hoes e Euan Leckie, i cui rispettivi fondi, l’American Express Precious Metal Fund (INPMX) e lo Scudder Gold & Precious Fund (SCGDX), hanno registrato rendimenti annui del 44,5% e 71,4%, tra i piu’ elevati della categoria.
Secondo Hoes il notevole livello di liquidita’ presente sui mercati, il miglioramento dell’economia americana, la crescita dei prezzi delle commodity, la debolezza del dollaro e altre motivazioni di asset allocation sono tutti elementi che convergeranno a spingere ulteriormente la quotazione dell’oro, che a suo giudizio dovrebbe portarsi a $400 all’oncia da qui a un anno.
Tra i suoi titoli favoriti, il gestore menziona in primis Freeport McMoran (FCX – Nyse). La societa’ e’ uno dei produttori a piu’ basso costo di oro e rame ed e’ esposta sul promettente mercato delle infrastrutture cinesi. Tra gli altri titoli presenti in portafoglio, Hoes indica inoltre Iamgold (IAG – Nyse), Newmont Mining (NEM – Nyse) e Anglogold Newmont Mining (AU – Nyse).
Anche per Euan Leckie le prospettive del metallo pezioso sono tutt’altro che negative. Il gestore cita i crescenti rischi che affrontano gli investitori esposti sui mercati azionari, obbligazionari e valutari, nonche’ il quadro geopolitico ancora instabile e preoccupante.
Data la crescente domanda degli ultimi mesi, tuttavia, Leckie non nasconde che numerosi titoli del settore siano al momento piuttosto cari e ritiene che il loro acquisto puo’ essere visto come un’opzione sul prezzo dell’oro.
Le azioni raccomandate sono Bema Gold (BGO – Nyse), che ha scoperto una grossa miniera a basso costo in Russia (Kupol), Cambrior (CBJ – Nyse), societa’ canadese la cui elevata crescita produttiva e’ favorita dai nuovi giacimenti in sud America e dall’acquisizione di Ariane, e Ivanhoe Mines, che ha scoperto un grosso giacimento di oro e rame in Mongolia, il posto migliore per soddisfare l’enorme domanda cinese.
Per quanto riguarda i giudizi di alcune banche d’affari, CIBC attribuisce un rating Outperform a Bema Gold (BGO – Nyse) e Goldcorp (GG – Nyse), e Goldman Sachs ha da poco rivisto al rialzo le stime sugli utili di Newmont Mining (NEM – Nyse), Barrick Gold (ABX – Nyse), Placer Dome (PDG – Nyse) e Freeport McMoran (FCX – Nyse).