L’editorialista del britannico The Telegraph, Ambrose Evans-Pritchard, scrive che i costi di finanziamento del debito sovrano italiano sono in crescita pericolosa e si avvicinano alla zona di massimo pericolo. “I rendimenti delle obbligazioni a 10 anni sono saliti di 10 punti base, al 4.86% dopo una brutta asta di debito a breve termine a Roma”, scrive Evans-Pritchard, in un articolo intitolato “Italy’s debt costs approach red zone”, una pagina web dove spicca la foto di un uomo in strada circondato da migliaia di sacchi di spazzatura a Pozzuoli.
“L’impennata dei tassi si e’ verificata dopo che i dati sull’offerta di moneta pubblicati dalla Banca Centrale europea hanno mostrato che i depositi reali M1 sono collassati a un tasso del 2.8% negli ultimi sei mesi nel blocco dei paesi Ue di cui fanno parte Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna (cioe’ i PIIGS) anche se stanno salendo nell’Europa del nord”, scrive il Telegraph.
“Questo scenario è comparabile con il calo verificatosi all’inizio del 2008 poco prima dello sprofondamento in recessione”, ha detto Simon Ward di Henderson Global Investors. “La periferia della zona euro è bloccata in un ‘double dip’ (una doppia caduta in recessione) che mina il consolidamento fiscale”. “La contrazione della M1 in Italia è iniziata più tardi che altrove in Europa meridionale, ma ora sta accelerando. La M1 di solito dà un preavviso di cambiamenti economici da sei a nove mesi”, scrive…