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Il consiglio dell’esperto. Dove investire a Piazza Affari

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No a puntare sulle banche, con Unicredit che potrà toccare anche nuovi minimi. Sì invece al comparto dell’energia, ma anche a Fiat se si ragiona in un’ottica speculativa e a Parmalat, “che ci piace, in quanto dispone di molta liquidità che potrà essere utilizzata per effettuare nuovi investimenti”.

Parla Davive Manenti, responsabile dell’Ufficio Studi di Nuovi Investimenti, intervistato dal canale televisivo Cnbc. Sulle banche, Manenti spiega che il dramma dei debiti dell’Europa non si risolve da un giorno all’altro, e che le parole della Cina intenzionata a fare acquisti di bond Ue non bastano.

Per di più, l’ultima proposta dell’Unione europea che vuole che siano i possessori di obbligazioni bancarie ad accollarsi il rischio di eventuali futuri fallimenti delle banche non aiuta di certo, anzi. Spaventa infatti il rischio che si assisterà ben presto alla svalutazione delle nuove obbligazioni che saranno emesse dagli istituti di credito. Sul caso Unicredit, Manenti sottolinea che il titolo viaggia già sui minimi degli ultimi due mesi. “ma se dovesse rompere la soglia degli 1,50 euro, il prossimo target sarebbe inferiore anche a 1,30”.

Bene invece “Saipem, tenaris, Eni”, i cui titoli, nel caso in cui il petrolio si avvicinasse a quota 100 dollari al barile nelle prossime settimane, potrebbero raggiungere rispettivamente i target di 40 euro, 20 euro e 17,50-17,80 euro”.