Società

Il clima sociale si avvita a spirale. Bonanni contestato con fumogeni e petardi

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(aggiornato il 9 settembre) E’ stata denunciata per lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento aggravato e accensioni pericolose la giovane identificata ieri nel corso della contestazione al leader della Cisl, Raffaele Bonanni, alla Festa del Pd di Torino: sarebbe stata lei, anche secondo le immagini scattate durante il blitz, a lanciare il fumogeno che ha raggiunto il giubbotto di Bonanni poco prima che lasciasse il palco. Altre persone che hanno partecipato alla contestazione sono in via di identificazione. La ragazza, Rubina Affronte, 24 anni fiorentina, come rileva la Stampa oggi, è figlia del pm Sergio Affronte, in servizio alla procura di Prato. La giovane, che farebbe riferimento al centro sociale Askatasuna, è già stata denunciata in passato per invasione di terreni ed edifici.

BRUNETTA: AGGRESSIONE MOSTRA ANIMA SQUADRISTA PD – L’aggressione subita ieri dal segretario generale dela Cisl, Raffaele Bonanni, intervenuto alla festa del Pd, mostra che ”dentro la cultura e l’anima vera del Pd si mantiene una componente squadrista, reazionaria, estremista e conservatrice”. Lo ha affermato il ministro della Pubblica Amministrazione ed Innovazione, Renato Brunetta, intervenendo ad Atreju 2010.

BONANNI: NON CI FAREMO INTIMIDIRE; BERSANI, NO KATANGA – Il giorno dopo l’aggressione al leader della Cisl, Raffaele Bonanni, non si placa la polemica su ruoli e responsabilità dell’accaduto nonostante l’unanime condanna del grave atto di violenza. “Non ci faremo intimidire. Non bisogna scoraggiarsi. Anzi occorre rilanciare la nostra iniziativa. La Cisl continuerà a lavorare per una prospettiva di unità” dice il segretario generale che avverte: “questo succede quando si alzano i toni, invece di garantire la dialettica”, restringendo, per questo, “gli spazi per la libertà di espressione”. Ma i toni non si abbassano anche se il segretario della Uil, Luigi Angeletti, va anche lui a Torino dicendosi tranquillo, e senza temere contestazioni. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani chiarisce.

“Noi abbiamo intenzione di tenere aperte le nostre feste, feste popolari e luoghi aperti al dibattito pubblico” e soprattutto, avverte,”non vogliamo organizzare Katanga”, lo storico servizio d’ordine del movimento studentesco, perché “l’ordine pubblico lo tutela chi deve tutelarlo”. Bersani, infatti, è irritato con “qualche commentatore che ha messo di mezzo il Pd” per le contestazioni di Torino. A gettare benzina sul fuoco ci pensa, invece, il ministro della Pa, Renato Brunetta: l’aggressione a Bonanni, dice, mostra che “dentro la cultura e l’anima vera del Pd si mantiene una componente squadrista, reazionaria, estremista e conservatrice”.

Per il ministro si tratta di azioni messe a punto “non da parte di alcuni scalmanati, ma da gruppi organizzati”, che possono essere spiegati solo con “la connivenza di parte degli organizzatori, altrimenti non entra neanche nel raggio di due-tre chilometri”. Secondo Brunetta “Bonanni rappresenta una punta avanzata nel campo del riformismo sindacale” e “ha contro di se un sindacato comunista, il più conservatore d’occidente, che è la Cgil, dentro cui ci sono frange come la Fiom che a sua volta hanno a loro interno elementi vicini all’eversione”.

Parole di fuoco, respinte dal deputato del Pd, Sergio D’Antoni, che bolla le parole del Ministro come “una uscita infelice e irresponsabile”. “In momenti in cui viene attaccata la democrazia – dice – non sono ammesse sciocche strumentalizzazioni di parte”. E mentre Bonanni puntualizza: “Io non ho ubbidito a Marchionne ma ho fatto un accordo”, aggiungendo di voler offrire l’accordo di Pomigliani a tutti gli imprenditori che investono, severo il giudizio del ministro Maurizio Sacconi che parla di “episodio gravissimo che non va sottovalutato e trascurato in nessun modo. E’ un episodio che si inserisce in un clima di odio politico e sociale di alcune minoranze”. E’ lo stesso leader Cisl a individuare nei centri sociali “campioni di intolleranza e violenza. Ieri -dice – sono venuti apposta per zittirmi”.

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Nuovo episodio di contestazione violenta alla Festa Pd di Torino. Dopo le proteste verbali contro il presidente del Senato Renato Schifani, è stata oggi la volta del sindacalista Angelo Bonanni che è stato prima accolto dai centri sociali con da fischi, urla e lanci di banconote finte. Quindi, quando è stato raggiunto da un fumogeno che gli ha bruciato il giubbotto senza però ferirlo, ha lasciato il palco.

Questi gli slogan che hanno accompagnato il lancio di petardi: “Il denaro è un buon servo e un cattivo padrone”, ”Marchionne comanda e Bonanni obbedisce”.

Durante l’aggressione il vice-segretario del Pd Enrico Letta, che avrebbe dovuto dialogare con Bonanni sul palco, si è rivolto ai contestatori ripetendo più volte: “Voi non avete niente a che fare con la democrazia. Siete il contrario di cui ha bisogno il Paese. Siete antidemocratici”. Ciò a cui abbiamo assistito è gravissimo, è l’espressione del rifiuto della democrazia e ritengo che siano stati compiuti reati molto gravi”. Secondo Letta, ci sono state “assolute falle nel servizio di sicurezza. Non essere in grado di gestire la situazione dimostra che la cosa è sfuggita di mano”. Il questore di Torino, Aldo Faraoni, ha replicato che quando c’è stato da intervenire, la questura è sempre intervenuta. “Letta è stato un pò troppo precipitoso nel suo giudizio”, ha risposto.

“Sono frastronato, ma sto bene – ha dichiarato Bonanni alla fine – Sono stato vittima di un’aggressione incivile e squadrista da parte dei centri sociali di Torino. Un’aggressione che nulla ha a che fare con il confronto democratico e con la politica. Mi sento ovviamente turbato. Spero che ora tutti riflettano e abbassino i toni”.

Durissima la reazione anche del segretario Pd Bersani, che ha chiamato il leader Cisl per dargli la sua solidarietà. “Si è trattato di un atto di intimidazione e di vera e propria violenza, un attacco squadrista. E’ inconcepibile che una festa popolare, che vive nel pieno centro della città, possa essere attaccata in questo modo. Attendiamo di conoscere dal ministero dell’Interno quali misure preventive e repressive siano state prese per impedire un episodio del genere”. Alle parole di Bersani si sono aggiunge le dimostrazioni di solidarietà di molti altri rappresentanti istituzionali, tra cui il vice presidente del Senato Vannino Chiti, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, il portavoce del Forum delle persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro Natale Forlani e il segretario di Sinistra e libertà Nichi Vendola. Anche i leader di Cgil e Uil, Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti, hanno telefonato a Bonanni per esprimergli solidarietà per la contestazione subita.

Intanto, la persona che ha lanciato il fumogeno è stata identificata e denunciata. Si tratterebbe di una ragazza di Firenze che vive a Torino e frequenta il centro sociale Haskatasuna.

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Bonanni, denunciata 24enne: è la figlia di un pm

Dopo l’aggressione al segretario della Cisl alla festa del Pd, è stata denunciata Rubina Affronte, 24enne fiorentina figlia del pm Sergio Affronte: fa parte del centro sociale Askatasuna. Incastrata dalle foto del blitz. Bonanni: “Potevano ammazzarmi”.

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(WSI) – Quello che ora la politica teme più di tutto è un autunno davvero caldo. Dopo la brutale aggressione al segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, alla Festa del Pd di Torino è stata denunciata per lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento aggravato e accensioni pericolose la giovane identificata ieri nel corso della contestazione. “Ci hanno proprio provato a farmi male – spiega Bonanni in un’intervista alla Stampa – se mi prendevano in faccia, con quel bengala, mi ammazzavano”. La ragazza denunciata è la figlia di un pm.

La ragazza denunciata Secondo le immagini scattate durante il blitz di ieri pomeriggio, sarebbe stata una ragazza a lanciare il fumogeno che ha raggiunto il giubbotto di Bonanni poco prima che lasciasse il palco. Altre persone che hanno partecipato alla contestazione sono in via di identificazione. La ragazza, Rubina Affronte, 24enne fiorentina, come rileva la Stampa oggi, è figlia del pm Sergio Affronte, in servizio alla procura di Prato. Il pm non smentisce: “Per deontologia e per correttezza, la mia risposta è no comment”. La giovane, che farebbe riferimento al centro sociale Askatasuna, è già stata denunciata in passato per invasione di terreni ed edifici.

Il Pdl: “Verso un autunno caldo” “Si comincia con i grillini che volevano impedire a Dell’Utri o a Schifani, e domani non si sa a chi altri, di esprimersi; si prosegue con Di Pietro che li giustifica e li incoraggia, spiegando che bisogna ‘zittire’ gli avversari; si arriva ai gruppuscoli che ieri potevano ferire molto gravemente Raffaele Bonanni”. Il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, denuncia “la deriva pericolosa” degli ultimi giorni: “Quando si percorrono queste strade scivolose, non si sa mai come e dove si possa andare a finire”. Secondo Capezzone, “consapevolmente o no”, c’è chi sottovaluta questa deriva o pensa – peggio ancora – di poterla cavalcare: “E’ un errore drammatico. Un piccolo gruppo, ma organizzato e desideroso di puntare sulla violenza, può sempre tentare di approfittare di queste zone grigie, magari sperando in un incidente, in una reazione delle forze dell’ordine, in una situazione di caos. E’ bene che tutti siano consapevoli di questo. Non bastano le parole di denuncia dell’uno o dell’altro episodio. Occorre lavorare – conclude – per isolare i violenti, e anche tutti quelli che, con l’uno o l’altro pretesto, pensano di poterli giustificare, incoraggiare, usare”.

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