La bolla speculativa scoppiata sui titoli tecnologici ha travolto, tra gli altri, anche il settore biotech. Dopo essere stato l’indiscusso protagonista dell’impennata dei mercati azionari tra l’ottobre 1999 e il febbraio 2000, il comparto sembra aver esaurito il proprio appeal.
Dopo il periodo di “esuberanza irrazionale“, nel corso del quale i titoli di diverse societa’ specializzate nelle biotecnologie erano arrivati a quotare anche 40-50 volte le vendite previste per il quinquennio successivo, oggi la maggior parte delle aziende capitalizza meno dei propri mezzi.
Ma e’ proprio nei momenti di depressione come quello attuale che e’ opportuno cogliere le migliori occasioni su questo settore, sfruttando le grandi potenzialita’ che la ricerca medica puo’ continuare ad offrire.
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*Federico Schmid è gestore “BNP Paribas – Banque Privée, Italia.