(9Colonne) – Roma, 12 giu – L’International Herald Tribune dedica oggi un articolo al problema dell’inquinamento dell’aria nel nord dell’Italia dal titolo: “Made in Italy: cibo, moda, Fiat e smog”. “L’Italia del nord, finora rinomata per la moda, il cibo e la Fiat – scrive il quotidiano -, sta diventando famosa anche per un altro aspetto, meno gratificante: quello di avere uno dei più alti tassi di inquinamento dell’aria. Da metà maggio, Milano ha ecceduto i limiti (che fanno riferimento alle particelle di inquinamento presenti nell’aria per 80 giorni) imposti dall’Unione europea e dall’ Organizzazione mondiale della sanità. Dalla fine di marzo, Torino ha superato la soglia consentita per 77 giorni, Milano per 64, Bologna 51 e Venezia 49. Ma questi non sono risultati fuori dalla norma, visto che lo scorso anno è andata altrettanto male”. “L’inquinamento causato dalle polveri sottili – scrive ancora l’IHT – è legato a malattie respiratorie e cardiache, incluso l’asma e il cancro ai polmoni nei bambini. Mentre gli altri due grandi inquinatori europei, Germania e Polonia, hanno iniziato a ridurre le proprie emissioni dal 1990, le emissione dell’ Italia sono aumentate. Quest’anno, la Commissione europea – ricorda il quotidiano – ha bocciato il piano italiano per il taglio delle emissioni, definendolo inadeguato, e ha messo il paese di fronte alla possibilità di pagare miliardi di euro di multe nel caso in cui non correggerà il problema”.
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