Roma – Da qualche giorno la proposta sta rimbalzando nei media e nei blog italiani: niente patrimoniale, ma ipoteca sulle case di proprieta’ dei cittadini, per ridurre il costo del debito. Sebbene il governo sinora abbia smentito di voler seguire questa strada, e’ innegabile che le stia provando tutte per evitare la temuta patrimoniale. E questa sarebbe una delle soluzioni piu’ “intriganti” dal punto di vista statale. L’esecutivo potrebbe anche finire per cedere alla tentazione e inserire la norma nel decreto sviluppo.
Nel dettaglio si tratta di un’ipoteca sul 10% del patrimonio privato al posto di una tassa patrimoniale con l’obiettivo di ridurre il costo del debito pubblico prevedendo, in parallelo, un piccolo «bonus» ai proprietari che si trasformeranno in questo modo garanti di parte del debito.
Per il momento si tratta solo di un’idea, un’ipotesi che pero’ e’ gia stata presentata gia’ alla Fondazione Ugo La Malfa e che, pur nella sua complessita’ tecnica, avrebbe lo scopo di evitare la patrimoniale.
Andrea Monorchio, ex ragioniere di Stato, ha formulato insieme a Guido Salerno cio’ che segue: un’ipoteca sul 10% del valore delle case private. L’idea non e’ di bolscevichi che puntano a nazionalizzare la proprieta’ privata, bensi’ di consulenti del governo di centro destra.
Come si legge sui media l’obiettivo e’ recuperare risorse per ridurre le tasse e favorire investimenti e sviluppo. Cosi’ che, ora che anche l’ipotesi condono sembra tramontare, non manca chi ritiene che la proposta dell’ex ragioniere possa prendere quota, diventare piu’ che percorribile.
L’idea e’ quella di abbattere il costo del debito pubblico, applicando i tassi Bce (ora all’1,5%) su nuovi, speciali titoli pubblici, grazie alla garanzia di asset privati: gli immobili degli italiani, ma solo per una piccola parte calcolata sul valore degli immobili di mercato all’anno 2000. Al tasso Bce andrebbe pero’ aggiunta una maggiorazione dell’1% che servira’ a ripagare il proprietario che ha dato in garanzia il bene.
Ma allora qual e’ il guadagno per le casse dello Stato? Il tasso dei titoli per lo Stato sarebbe del 2,5%, ma i conti pubblici risparmierebbero due punti rispetto ai tassi di mercato e le risorse potrebbero essere applicate per favorire lo sviluppo. E per i proprietari quali i benefici? Evitando la patrimoniale non avranno un aggravio di imposizione ma, anzi, un ‘bonus’ taglia-tasse. La maggiorazione dell’1%, che sara’ loro attribuita, potra’ essere utilizzata per pagare le imposte (ad esempio l’Ici).
La Bce fornirebbe aiuti a tassi bassissimi (1.5% a fronte del 5-6% che quota il mercato in questo periodo) allo Stato italiano che in cambio garantisce un pezzo della casa di vostra proprietà (il10% appunto). Voi però ci guadagnate la non applicazione di una patrimoniale (ah quindi l’idea di applicarla è davvero viva) e la maggiorazione (1%) che utilizzerete non per aumentare i vostri risparmi o consumi, ma per pagare le imposte (nuove ovviamente) che andranno a riempire le casse dello Stato, come sottolinea il blog The Rebel Ekonomist.
Se poi lo Stato e’ insolvente, allora i banchieri della BCE potranno andare a casa dei cittadini per sequestrare una cucina, un letto, dei mobili, etc.