(Teleborsa) – Si inaugura oggi e proseguirà fino al 18 febbraio 2010 presso i Padiglioni di Fieramilanocity al Portello, la 10^ edizione del Salone italiano “Milano Unica”, manifestazione di riferimento a livello internazionale per la promozione della filiera del tessile. “Milano Unica”, si legge in una nota dell’ICE, riunisce le cinque manifestazioni italiane (Ideabiella, Ideacomo, Moda In e Shirt Avenue) che da oltre 25 anni rappresentano con successo il tessile italiano ed europeo. Questa edizione vedrà la partecipazione di 441 espositori, di cui 358 italiani, mentre quelli europei saranno 83 (pari al 19%) provenienti da Francia, Spagna, Gran Bretagna, Germania, Portogallo, Svizzera, Austria e la Bulgaria. Per l’edizione attuale l’Istituto nazionale per il Commercio Estero – ICE ha organizzato una missione di 52 delegati stranieri tra giornalisti e buyers provenienti da: Cina, Corea, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Giappone, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Ucraina. “Se le aziende italiane hanno adattato la loro strategia ai continui mutamenti del mercato puntando su strategie no-price, volte all’incremento del valore del prodotto finito più che ai volumi di produzione – ha dichiarato il Presidente dell’ICE, Umberto Vattani – facendo riferimento anche all’azione promozionale svolta dall’Istituto, l’ICE ha progressivamente affiancato all’organizzazione di incontri commerciali tra imprese anche azioni di comunicazione che consentono di avvicinare il cliente al contenuto di storia, ricerca, innovazione, flessibilità, servizio e tecnologia che rendono unico il prodotto tessile italiano”. Nonostante il difficile momento congiunturale che ha impresso una contrazione alla domanda mondiale di prodotti tessili e articoli di abbigliamento, va detto che l’Italia, con una quota del 6,1%, si mantiene al secondo posto tra gli esportatori mondiali di prodotti tessili dopo la Cina che, con una quota del 30,7%, rimane al primo posto. Seguono gli Stati Uniti e la Turchia (rispettivamente con una quota del 4,7% e del 3,9 %). Anche nel settore dell’abbigliamento l’Italia (con una quota del 7,1%) si colloca al secondo posto nella graduatoria dei principali Paesi esportatori. Al primo posto troviamo la Cina (33,2%), mentre alle spalle dell’Italia figurano la Germania e l’India (rispettivamente 6,2% e 4,5%). I tessuti e le tendenze moda del Made in Italy continuano quindi a rappresentare il punto di riferimento internazionale per la produzione di alta gamma.
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