(9Colonne) – Roma, 30 apr – La pubblicazione dello studio della Protezione Civile sull’impatto sanitario dei rifiuti in Campania è al centro dell’ultimo Focus dell’Istituto Bruno Leoni, “La Campania sommersa dai rifiuti. Un fallimento dello Stato”, di Marco Mura. Scrive Mura: “È l’evidenza dei fatti a indicare nelle scelte politiche che rifiutano le coerenti e funzionali logiche proprietaristiche – seppellendole sotto cumuli di leggi speciali, regolamenti e soprusi amministrativi – la responsabilità dell’accumularsi dei rifiuti, del degrado e dell’inquinamento, con le tragiche conseguenze che ne derivano”. Per Carlo Stagnaro, direttore Ecologia di mercato dell’IBL, “la questione rifiuti non potrà essere risolta finché non verrà ristabilito il primato della proprietà privata e della responsabilità individuale. La cattiva gestione urbanistica e la pervasività di aree, anche di importante valore, affidate al demanio determinano una struttura di incentivi che è all’origine dell’attuale situazione. Proprio perché si tratta di una condizione disperata, servono riforme radicali nel senso del libero mercato”.
Se vuoi aggiornamenti su IBL: RIFIUTI, UN FALLIMENTO DELLO STATO inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Dopo l’open banking, l’industria finanziaria si apre all’open finance, creando nuove opportunità per i consulenti finanziari. Tra le sfide chiave identificate per una crescita sostenibile, l’open finance rappresenta un’opportunità per migliorare la consulenza finanziaria.
Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Mentre il debito tocca nuovi record negativi, la crescita dell’economia italiana segna il passo: nel 2025, secondo l’istituto di Washington, la crescita del Pil non andrà oltre lo 0,7% (in linea con il 2024), la metà di quella francese.