Il capitalismo di ventura compie mezzo secolo di vita: l’espressione nasce alla fine della seconda guerra mondiale per distinguere coloro che investivano in piccole e sconosciute societa’ dalle grandi banche d’affari.
Cinquant’anni piu’ tardi, i venture capitalist si sono presi la rivincita grazie alla New Economy che ha permesso loro di raggiungere un ruolo di prestigio attraverso finanziamenti a giganti quali Federal Express (FDX), MCI WorldCom (WCOM), Intel (INTC), Apple (AAPL) e Amazon.com (AMZN).
Udayan Gupta, nel suo recente libro “Done Deals: Venture Capitalists Tell Their Stories” (Affare fatto: i capitalisti di ventura si raccontano), descrive le capacita’ imprenditoriali e il ruolo fondamentale di queste figure nel mercato del lavoro attraverso esperienze raccontate direttamente dai protagonisti.
Come la storia di Cleveland Christophe, un investitore dell’Arkansas che dopo aver iniziato la carriera negli anni ’70 gestendo un fast food a New York, ha rilevato una piccola societa’ poi diventata uno dei piu’ grandi fondi d’investimento nel settore delle societa’ a bassa partecipazione, TSG Capital.
Tra le esperienze raccolte dall’ex giornalista del Wall Street Journal, quella di Ann Winblad, co-fondatrice di Hummer Wimblad Venture Partners, e una delle poche donne protagoniste della storia del capitalismo di ventura.
Winblad, dopo aver venduto la sua societa’ di software ed essersi trasferita nella Silicon Valley, ha lavorato come cosulente per diverse aziende informatiche tra cui anche Microsoft (MSFT) e IBM (IBM) prima di fondare una delle piu’ importanti firme di venture capitalist nel settore dei software.