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I TERRORISTI ISLAMICI ATTACCANO BALI: 187 MORTI

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Due bombe hanno scosso la quiete di Bali, il paradiso turistico indonesiano. Nella piu’ terribile delle due esplosioni, in un night club gremito di turisti, sono morte quasi 200 persone (il numero accertato e’ 187, ma il totale potrebbe crescere) e oltre 300 sono rimaste ferite. La Farnesina ha comunicato che ci sono sei italiani feriti in modo non grave, gia’ dimessi dagli ospedali. La polizia locale parla di vittime con nazionalita’ australiana, inglese, francese, tedesca e svedese.

“Ci sono tutte le caratteristiche di un’operazione terroristica in grande stile”, ha commentato alla rete TV Msnbc l’esperto di terrorismo Walid Phares. “Bali e’ una destinazione turistica, ma e’ molto vicina ad una vasta area di attivita’ della jihad islamica, soprattutto nelle isole Molocche e a Poso”.

“Nell’ultimo periodo – aggiungono gli esperti – sono state monitorate in Indonesia le attivita’ di membri di Al Qaeda, il network di Osama Bin Laden, dalle quali si poteva dedurre che erano in preparazione attentati contro obiettivi ‘secolari’ e interessi americani nella zona”. Anche i gruppi vicini ad Hamas sono indicati tra i possibili autori degli attentati.

La strage terroristica in Indonesia e’ avvenuta nel giorno del secondo anniversario del bombardamento della nave della Marina degli Stati Uniti USS Cole nelle acque di Aden, nello Yemen, in cui morirono 17 americani. L’attentato fu ufficialmente rivendicato da Osama Bin Laden.

I servizi segreti Usa ritengono che Bin Laden (o i suoi seguaci di Al Qaeda) voglia fomentare la rivolta islamica estremista nel paese, esportandola al resto del mondo.

L’Indonesia e’ il più popoloso paese islamico del mondo (220 milioni di abitanti, il 90% musulmano, il 10 cristiano); è continuamente attraversato da atti terroristici e da sanguinose lotte interreligiose. Molte delle cellule di Al Qaeda sono attive nell’area.

Secondo alcuni analisti, l’arcipelago rappresenta, nell’Asia sudorientale, l’anello piu’ debole nella lotta al terrorismo internazionale.

Una delle due esplosioni è avvenuta a Denpasar, capitale di Bali, secondo la Bbc, non lontano dal consolato degli Stati Uniti nell’isola: in questo caso si è trattato di una bomba artigianale, ha detto la polizia, e ha fatto solo qualche danno. L’ altra esplosione ha colpito un locale notturno a Kuta Beach, una delle località più mondane dell’isola.

Lo scoppio che ha provocato la strage è quello avvenuto nel night club «Sari», in quel momento gremito. Sono soprattutto gli australiani e gli americani a scegliere Bali per le loro vacanze, ma non si conosce ancora la nazionalità di nessuna delle vittime.

Testimoni parlano di scene raccapriccianti, di corpi lacerati, di brandelli di corpi disseminati intorno al locale. I vetri di negozi e abitazioni sono andati in frantumi nel raggio di 500 metri. Le immagini TV mostrano un incendio di vaste proporzioni ancora in atto.

Il portavoce della polizia di Bali, Yatim Suyatno, ha detto che gli investigatori sono già al lavoro. La polizia ha anche aggiunto che in mattinata un ordigno, di debole potenza, era esploso nell’isola di Sulawesi, davanti al consolato filippino di Manado, non provocando vittime.

Riportiamo qui sotto il dispaccio tratto dal sito del quotidiano locale, The Jakarta Post, con il primo bilancio provvisorio delle vittime:

DENPASAR (JP): The number of casualties from the blasts in Indonesia’s Bali tourist island continued to grow, with the latest report saying 60 had been confirmed dead by 1:42 a.m.

Meanwhile hospitals here were busy treating the wounded. At Sanglah Hospital in Denpasar alone around 160 people had been brought in. Two more hospitals, the Army Hospital on Jl. Sudirman and Graha Asih Hospital in Nusa Dua tourist resort, had received 20 victims each.

Many more bodies were expected to be found from under the rubble of destroyed buildings.

The blast on Jl. Legian in the crowded Kuta tourist resort had also caused fire, which spread to neighboring buildings. At 1:48 a.m. fire fighters were still trying to put out the fire.

Police meanwhile said the first blast that occurred in Renon, south of here, was quite far from the U.S. consulate general. Earlier reports said it was near the U.S. consulate general. No casualties or damage were reported from the Renon blast, which police described as minor.

“The blast took place on the side of the road and there was no one injured because the home-made bomb was apparently thrown and exploded some 250 meters from the U.S. consulate general,” Bali Police spokesman Adj. Sr. Comr. Suyatmo said.

The larger explosion on Jl. Legian was suspected to have come from a car bomb. The car was allegedly parked at Bank Panin.

The blast badly damaged both the Padi Club and the Sari Club across the street, a popular hangout of foreign tourists, damaging several cars parked on the street.

“I believe that the blast was caused by a home-made bomb,” Suyatmo told AFP.

Meanwhile many foreign tourists had left their hotels to visit hospitals in search of news of their relatives and families.

Many of the victims were foreigners holidaying in the tourist island.

Indonesia has been rocked by a series of bomb blast, but until last night Bali had remained unaffected.