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I TARGET DI OSAMA:STADI E LA STATUA DELLA LIBERTA’

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Scoperto il ”manuale” di al Qaeda. In un documento di 5.000 pagine gli uomini di Osama bin Laden descrivono con agghiacciante precisione una strategia del terrore basata su attentati contro luoghi affollati, in America e in Europa, tra cui grattacieli, aeroporti, stadi, e inoltre istituzioni, ospedali e obiettivi ad alto valore simbolico.

Nella lunga lista sono citati la Statua della Liberta’, per il suo ”valore sentimentale” (un attentato ”provocherebbe molta attenzione”) e inoltre il Big Ben di Londra, e la Torre Eiffel a Parigi.

Il documento e’ stato ottenuto in Pakistan dall’ Associated Press (proviene da un seguace di al Qaeda che ha defezionato) ed e’ stato tradotto due giorni prima del Super Bowl, il maggiore evento sportivo degli Stati Uniti.

Domenica nel Lousiana Superdome si riuniranno 77.000 tifosi per seguire la finalissima di football dell’ anno.

(La partita tra i St. Louis Rams e i New England Patriots si giochera’ in uno stadio blindato; i cieli saranno vietati da una speciale ”no fly zone” – simile a quella vigente in Irak – mentre sul terreno 3.000 agenti del Servizio Segreto e migliaia di altri agenti dell’ Fbi e della polizia pattuglieranno la zona, metro per metro).

Il manuale di addestramento per i terroristi della rete al Qaeda, intitolato ”Jihad Afghana”, ha lo scopo di minare la fiducia degli ”infedeli”, cioe’ del mondo occidentale, infondendo paura nella popolazione con una serie di attentati ad alta visibilita’.

”Devono essere pronti i piani per colpire palazzi e luoghi dove si riuniscono molte persone – e’ scritto nel documento – come grattacieli, porti, aeroporti, stadi e inoltre impianti nucleari”.

Il capo dei servizi di sicurezza di New New York, Jim Kallstrom, ha detto che le autorita’ locali non hanno ricevuto nessuna minaccia specifica riguardante i siti cittadini famosi, compresa la Statua della Liberta’.

”Il manuale – dice Kallstrom – conferma l’ interesse dei terroristi nell’ attaccare i nostri luoghi e istituzioni piu’ noti. Ma la domanda e’: glielo lasceremo fare”?

La strategia del terrore di Osama punta poi a colpire ”le organizzazioni ebree” e gli ebrei ovunque si riuniscano in luoghi affollati, per ”causare il maggior numero possibile di morti”. Il testo della ”Jihad Afghana” prevede anche l’ assassinio di noti leader del mondo arabo.

”In ogni paese – si legge – dobbiamo colpire le loro organizzazioni, istituzioni, clubs e ospedali”. ”Il target deve essere scelto con cura, e deve comprendere situazioni in cui si riuniscono un gran numero di persone, in modo che ogni attacco possa causare migliaia di morti”.

Secondo fonti dell’ intelligence americana, il manuale e’ stato scritto prima dell’ 11 settembre e anzi nel capitolo intitolato ”Pressioni esterne” sembra fornisca le linee guida per le stragi del World Trade Center e del Pentagono.

”Gli attentati devono essere forti, e avere un impatto il piu’ ampio possibile sulla popolazione di ciascun paese”, e’ scritto. ”Quattro target devono essere colpiti simultaneamente in ciascuna di quelle nazioni, in modo che i loro governi sappiano che facciamo sul serio”.