Società

I SONDAGGI CONDANNANO BUSH

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) –
A cinque giorni dalle elezioni americane di “medio termine” continua a crescere il vantaggio dei democratici sui repubblicani nei sondaggi. L´ultima conferma arriva da rilevamento del New York Times/Cbs secondo il quale il 52% degli elettori registrati martedì sceglieranno un candidato democratico, contro il 33 per cento che si esprime per i repubblicani.

Un distacco che diventa ancora più ampio se si considerano solo elettori indipendenti, cioè quelli che non sono registrati con l´appartenenza ad un partito e di fatto sono l´ago della bilancia: tra di loro, il 55 per cento voterà democratico e solo il 23 repubblicano.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Il sondaggio conferma ancora una volta come sia la guerra in Iraq il motore primo di queste elezioni. Il 75 per cento degli intervistati è convinto che con una maggioranza democratica al Congresso il ritiro delle truppe americane sarà più veloce. Dal sondaggio emerge anche un Bush in caduta libera nella popolarità: solo il 29 per cento approva il modo in cui ha condotto la guerra. Bush spera però in altri sondaggi a lui più favorevoli.

Secondo una rilevazione di Zogby International per conto della Reuters, il vento starebbe cambiando in alcuni collegi cruciali. I dati della Camera, raccolti in 15 collegi considerati critici per il risultato del voto, fanno tuttora prevedere un ribaltamento della maggioranza: i democratici possono, cioè, strappare ai repubblicani i 15 seggi che darebbero loro il controllo dell´assemblea di 435 seggi, che vengono tutti rinnovati. Il Senato, invece, resta in bilico: i democratici devono sottrarre ai repubblicani sei seggi (ma ce ne sono in palio solo 33 su 100) e non è affatto sicuro che ci riescano.

Copyright © La Repubblica per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved