(9Colonne) – Roma, 6 lug – “Provocazione” dei referendari che domenica 8 luglio svolgeranno una manifestazione nazionale a Ceppaloni – “feudo” elettorale di Clemente Mastella – per lanciare l’ultimo appello per il Referendum Elettorale che diminuirà il numero dei Partiti in Parlamento. Un referendum di cui Mastella è il più fiero avversario. “Il Comitato per il Referendum Elettorale non a caso si muoverà da Roma verso Ceppaloni per esprimere la necessità di una riforma elettorale che vada verso la drastica riduzione del numero dei partiti. Il parlamento – ha spiegato Enzo Curio, coordinatore del Comitato – deve fare la sua parte, ma se non riuscirà a modificare l’attuale legge elettorale i cittadini sicuramente lo faranno con il massimo mezzo che ci consente la costituzione: il Referendum.” Si è scelto Ceppaloni come simbolo per raggiungere in pochi giorni le 500.000 firme che vengo richieste dalle legge per potere effettuare la consultazione referendaria.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Un Paese sempre più vecchio le cui dinamiche demografiche, anche nello scenario di natalità più favorevole, finiranno per avere un “un impatto importante” sulle pensioni. Cosa si aspetta l’Istat per i prossimi anni
Il comitato esecutivo dell’Anasf ha reso noto i risultati delle elezioni che si sono tenute online dal 12 settembre al 2 ottobre
Il suo nome circola come possibile segretario al Tesoro qualora, nelle elezioni Usa, si affermasse l’ex presidente Donald Trump. La verità è che fino ad oggi Jamie Dimon, l’amministratore delegato di JPMorgan, non si è ancora sbottonato. E a Bloomberg dice: “Non ho mai appoggiato candidati. Ma sto riflettendo su ciò che voglio dire o fare”.