Roma – Per la prima volta in due mesi l’euro e’ sceso ai minimi da due mesi sotto 1,40 dollari, per via dei timori della crisi greca e dell’esito del voto in Spagna. La moneta europea passa di mano a 1,3996 dollari al momento.
Il Dollar index, indicatore della performance del bigliettoo verde contro un basket delle sei principali divise rivali, avanza di circa un punto percentuale a 75,931 dai 75,441 di venerdi’ sera. Sul fronte macro la crescita dell’euro zona ha rallentato il passo in maggio con il Pmi composito che e’ sceso a 55,4 da 57,8.
Dopo il declassamento dell’outlook dell’agenzia di rating S&P ai danni dell’Italia (a negativo da stabile) e le elezioni disastrose in Spagna per il partito socialista al governo, oggi il premier greco, George Papandreou riunisce il consiglio di gabinetto per discutere dei nuovi tagli di bilancio e delle privatizzazioni. Venerdi’ Fitch aveva ridotto a B+ il giudizio sul debito sovrano ellenico.
La riunione arriva mentre Atene e’ nell’occhio del ciclone per le voci di una possibile ristrutturazione del debito. In ballo c’e’ anche la nuova tranche dei prestiti internazionali da 12 miliardi di euro e l’arrivo di possibili nuovi aiuti.
“La Grecia deve convincere i mercati della sua determinazione” dice Papandreou in un’intervista al giornale To Ethnos. Martedi’ il premier dovra’ consultare le opposizioni sulle privatizzazioni. Venerdi’ scorso anche Fitch ha detto che considerera’ qualsiasi ristrutturazione del debito greco come una forma di insolvenza.