La foto satellitare scattata sulla citta’ di Miami (Florida) aiuta ad avere un’idea della crisi immobiliare che ha messo in ginocchio gli Stati Uniti. Coloro che contavano su una casa di proprieta’ ma che sono stati strozzati dalle rate del mutuo hanno visto il “sogno americano” andare in fumo con le banche creditrici che si sono impossessate del relativo immobile.
Proprio oggi RealtyTrac ha pubblicato il rapporto 2010 sul mercato dei pignoramenti: rispetto all’anno prima l’attivita’ e’ aumentata in 149 delle 206 principali aree metropolitane Usa monitorate e con una popolazione superiore a 200.000 unita’ ma c’e’ stato un declino nei 10 mercati piu’ colpiti.
Las Vegas resta l’area metrolpitana con il piu’ alto tasso di pignoamenti: 1 casa su 9 (pari al 10,88%), circa 5 volte la media nazionale. In tutti gli Stati Uniti il 2010 si e’ chiuso con un record di avvisi di pignoramento (2,871 milioni, il 2% in piu’ sul 2009 e il 23% in piu’ sul 2008).
L’area di Washington DC e’ quella che ha registrato l’anno scorso il maggiore calo delle attivita’ legate ai pignoramenti rispetto al 2009 (-22%). Segue la California del Sud (-20%). “I pignoramenti sono in qualche modo calati nel 2010 in quelli che sono i mercati piu’ colpiti dalla crisi”, ha detto James J. Saccaccio, AD di Realty Trac. “Detto questo, i livelli restano 5-10 volte maggiori rispetto alla media storica”, ha aggiunto.