Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Vendite sul mercato azionario giapponese dopo la notizia del lancio sperimentale di sei missili intercontinentali nordcoreani, teoricamente in grado di colpire il continente americano. Il lancio dei missili è stato duramente condannato da Stati Uniti, Giappone e altri paesi. Il Giappone ha messo le sue truppe in stato di allerta.
Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
Tuttavia il mercato azionario ha mostrato una decisa resistenza al ribasso, visto che nei giorni scorsi l’iniziativa coreana era stata ampiamente anticipata dai quotidiani. L’indice Nikkei ha archiviato la seduta di oggi con un ribasso dello 0,73% a 15.523,94, sopra al minimo intraday di 15.479,93. Il più ampio indice Topix ha perso lo 0,78% a 1.589,97, anch’esso sopra i minimi di seduta.
Chiusa invece Wall Street, che ieri ha fatto festa per le celebrazioni del 4 luglio (Independence Day). I futures sugli indici di Borsa indicano per oggi una riapertura sotto il segno meno: -0,22% il Dow, -0,28% il Nasdaq.
Effetti anche sul mercato dei cambi. Dopo la fiammata conseguente al lancio dei missili sperimentali nordcoreani, il dollaro ha ripiegato, mentre l’euro ha raggiunto il massimo di tutti i tempi contro lo yen. A Parigi l’euro è indicato, alla riapertura degli scambi sulle piazze europee, a 1,2838 dollari contro 1,2798 di ieri e a 147,02 yen, dopo un massimo di 147,12. Il dollaro quota 114,60 yen, da 114,58 la vigilia, ma subito dopo il lancio dei missili era balzato fino a 115,23 yen e 1,2772 contro l’euro.
I missili sudcoreani, sei o, secondo alcune fonti, cinque, erano a lunga portata e in grado di raggiungere le coste americane, ma si sono tutti inabissati nel Mar del Giappone. Il dollaro ha reagito rapidamente alla nuova crisi missilistica, ma poi si è calmato, in attesa di nuovi sviluppi. In caso di risposta militare americana salirebbe rapidamente, ma se la parola passasse alla diplomazia allora il mercato si concentrerebbe di nuovo sui dati macro e segnatamente quelli del mercato del lavoro, attesi per venerdì.
Oro in rialzo, invece, sui mercati asiatici. Il metallo prezioso, spinto dalla tensione internazionale scatenata dai test missilistici da parte della Corea del Nord, è salito fino a 632,50 dollari l’oncia (+2,7%).
Copyright © La Lettera Finanziaria per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved