I marò tornano in India. “Garantita no pena di morte”

di Redazione Wall Street Italia
22 Marzo 2013 07:54

ROMA (WSI) – Dopo le polemiche seguite alla decisione del governo di far restare i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in Italia e la rabbia dell’India, Roma ha riconsegnato i due militari a New Delhi. I due sono partiti stanotte bordo di un velivolo militare decollato dall’aeroporto di Brindisi, dopo aver salutato in serata, nelle loro case, i familiari e i parenti più stretti.

Il loro rientro, come ha spiegato il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura che li accompagnerà, è stato stabilito dopo l’India ha rassicurato che non verrà applicata la pena di morte nei loro confronti.

LaTorre e Girone risiederanno nell’ambasciata italiana a New Delhi, avranno “libertà di movimento e potranno anche andare al ristorante se vogliono”, ha detto Mistura, precisando che “la parola data da un italiano è sacra: noi avevamo sospeso” il loro rientro “in attesa che New Delhi garantisse alcune condizioni.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – si legge in una nota – ha avuto una conversazione telefonica con il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre nel corso della quale ha espresso a lui e al suo collega Salvatore Girone l’apprezzamento per il senso di responsabilità con cui hanno accolto la decisione del Governo e ha assicurato loro la massima vicinanza nel percorso che li attende con l’augurio di un sollecito, corretto riconoscimento delle loro ragioni.

La notizia del ritorno dei due marò in India è “un bene per entrambi i Paesi” ha dichiarato all’ANSA il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid. Khurshid ha anche aggiunto che “su questa questione farò una comunicazione in Parlamento”.

“Non possiamo e non vogliamo dire niente. E’ una cosa troppo grande”. Così i familiari di Latorre rispondono al telefono a fatica, hanno chiuso subito la chiamata.

Sia la moglie di Girone, Vania, sia la sorella di Latorre, Franca, hanno riagganciato il telefono al cronista dell’Ansa che chiedeva loro una dichiarazione.