Società

I LISTINI USA OPTANO
PER LA VIA DEI RIBASSI

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Dopo un avvio cauto , i mercati americani, soprattutto il Nasdaq, optano per la via dei ribassi.

A frenare il fronte rialzista, le preoccupazioni per le condizioni di forte debolezza dell’economia e in particolare per la ripresa degli utili, viste le indicazioni bearish arrivate negli ultimi giorni.

Le speculazioni sulla morte di Saddam Hussein e dei suoi figli avevano portato i future sugli indici americani in deciso rialzo, ma a poco a poco i guadagni sono diminuiti con l’arrivo di numerosi spunti negativi a livello societario.

“Ad un certo punto, avremo bisogno di qualcos’altro oltre ai successi messi a segno in Iraq per guidare al rialzo i mercati” ha dichiarato Arthur Hogan, chief market analyst per la banca d’affari Jefferies. C’e’ bisogno di notizie positive sul fronte economico e societario.

“Le stime sui profitti sono troppo alte – ha dichiarato Eric Weigel, manager di fondi per le societa’ Pioneer Growth Shares e Pioneer MidCap Growth – le aspettative attuali sugli utili sembrano implicare che ci sara’ una svolta positiva non appena sara’ risolta la questione irachena. Credo invece che i tempi di ripresa saranno molto piu’ lunghi”.

“Non e’ chiaro se la situazione dei profitti voltera’ pagina semplicemente perche’ le incertezze associate alla guerra saranno finite – ha commentato con preoccupazione anche John Litschke, gestore di fondi Loomis Sayles & Co., citato da Bloomberg.com.

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E a proposito di utili, la societa’ di ricerca Thomson Financial riferisce che per ogni societa’ che ha alzato le stime sui profitti del primo trimestre, ce ne sono tre che le hanno abbassate.

I risultati annunciati fin qui sono altrettanto bearish. I gruppi chip RF Micro Devices (RFMD – Nasdaq) – di cui Nokia (NOK – Nyse) e’ il principale cliente – e Microchip Technology (MCHP – Nasdaq) hanno infatti riportato profitti del quarto trimestre al di sotto delle stime. E per i semiconduttori arrivano anche altre brutte notizie. Le vendite mondiali di infrastrutture per chip nel 2002 hanno segnato un calo del 30% rispetto al 2001. L’indice di riferimento di comparto, il SOX cede quasi il 4%.

A livello macroeconomico, sono state comunicate le scorte di magazzino all’ingrosso di febbraio, rivelatesi leggermente superiori alle attese (+0,3% contro lo +0,2% previsto).














DOLLARO Torna a soffrire il dollaro contro l’euro – la moneta euopea si attesta oggi su $1,0660 secondo le rilevazioni medie della Bce.
PETROLIO Torna invece a crescere il prezzo del petrolio – +1,1% a $24,85 sull’International PetroleumExchange di Londra.
ORO Sale il re dei metalli preziosi — a quota $322,30(prezzo spot di NY al Nymex).

Tra gli altri spunti ribassisti, da segnalare il downgrade della banca d’affari Soundview sul colosso delle infrastrutture chip per il wireless Qualcomm (QCOM – Nasdaq) e la sforbiciata di UBS Warburg sulle previsioni previsioni di crescita del 2003 relative al settore delle carte di credito —- il broker ha poi ridotto le stime di American Express (AXP – Nyse). La banca d’affari Salomon Smith Barney ha inoltre abbassato il rating sul settore aereo (XAL) da overweight a marketweight. QCOM cede quasi il 4%, AXP lo 0,5%, lo XAL l’1,6%.

Tra gli spunti rialzisti, Credit Suisse First Boston ha rivisto al rialzo il rating sul titolo del colosso dei fast food McDonald’s (MCD – Nyse) ma il titolo e’ attualmente piatto.

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