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(WSI) – Li definiscono ‘Global boys’ o in termini generazionali i ragazzi della “e-generation”: sono gli adolescenti del 2005, quelli che hanno tra i 12 e i 19 anni e che viaggiano, navigano, comunicano e spendono molto. Hanno il mondo a disposizione, tutta la voglia di scoprirlo grazie ai media e alla tecnologia, ma finiscono per sentirsi spesso soli, fragili, insicuri, con grandi paure (ad esempio del bullismo). E con un grande bisogno di attenzione e di ascolto.
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A disegnare questa immagine in chiaroscuro dei giovani italiani è il sesto Rapporto nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza che Eurispes e Telefono Azzurro hanno presentato a Roma. Due le indagini svolte: la prima, condotta su bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni. La seconda diretta alla costruzione dell’identikit dell’adolescente, attraverso 2.470 questionari destinati ai ragazzi tra i 12 e 19 anni.
“Abbiamo davanti un’adolescenza sempre più anticipata, carica di incertezze – dichiara il professor Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro – e anche più indefinita, perché si protrae a lungo, almeno fino a quando i ragazzi rimangono a vivere in casa con i genitori”. La famiglia infatti, cui la maggior parte degli intervistati attribuisce molta importanza (81,1 per cento) diventa un luogo di compensazione delle dinamiche e delle incertezze sociali e i genitori sono considerati (dal 77, 7%) un modello di comportamento. “Un dato molto significativo – commenta il professore Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes – che mostra una generazione matura con modelli di valore e una forte domanda di attenzione e affetto”. Ciò non toglie però che non sempre la risposta sia all’altezza della domanda e che i ragazzi di fatto vivano la maggior parte dei loro rapporti e delle loro esperienze in ambito extrafamiliare.
Che siano le vacanze con gli amici, le serate al cinema, piuttosto che i pomeriggi passati davanti alla tv o a chattare in Rete, fa poca differenza. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le scelte che caratterizzano ‘la vita globale’ degli adolescenti.
E-generation. E’ il nome che le Istituzioni europee hanno scelto per definire la gioventù che vive da protagonista l’epoca delle Information Communication Technology. La diffusione e l’utilizzo del computer fra i ragazzi si attesta infatti all’89,4%, mentre sono l’81,1%, quelli che navigano in Internet, per cercare informazioni (93, 6%), o per motivi di studio (83%), ma anche per scaricare musica, film, giochi, e video (70,5%). Il 53,7% dei giovani navigatori comunica tramite posta elettronica e il 37,9% anche tramite chat, mentre non è alta la partecipazione a forum (17,8%) e poco frequente è la lettura dei blog (14%). In ogni caso il 55, % di loro si connette tutti i giorni.
Per quel che riguarda la pirateria informatica, la maggior parte dei ragazzi ha scarsa percezione dell’illegalità. Il 35,8% dei ragazzi ritiene che scaricare materiale dalla Rete è comodo e non ci trova niente di male; mentre il 35,3% lo considera lecito perché cd e dvd costano troppo.
Nuove tendenze tecnologiche. Il telefonino è ormai tra le mani del 96,4% degli adolescenti. Dopo il cellulare però l’apparecchio più diffuso è il lettore dvd, posseduto dall’86,7% dei ragazzi intervistati. Più della metà del campione (56,3%) possiede un lettore Mp3, mentre meno diffusi sono gli I-pod (11,7%).
Adolescenti e Tv. La metà del campione dei ragazzi intervistati (51,2%) guarda la televisione da una a tre al giorno e ben il 68,3% dei ragazzi non si cura del bollino rosso guardando ugualmente programmi ‘sconsigliati’. Nel panorama televisivo gli adolescenti si dicono disturbati soprattutto dalle persone che parlano di questioni intime e private nei talk show (49,7%) ma anche dalle persone che litigano nei talk o nei reality show (41,8%). Al 41,1% danno fastidio le immagini di guerra e morte nei telegiornali e la volgarità (40,3%). Risultano invece sgraditi solo a una minoranza di ragazzi le scene di violenza nei film o nei telefilm (20,3%) e le scene di sesso e/o nudo (19,3%).
Consumi e scelte d’acquisto. Sono consumatori responsabili gli adolescenti del 2005. Il 76,7% dei ragazzi acquista un prodotto perché serve, mentre il 16,8% considera decisivo soprattutto il prezzo. Ma la marca e la pubblicità hanno il loro peso, almeno per l’11,4% dei giovani che ne fa una questione prioritaria, nei propri acquisti. La stragrande maggioranza degli adolescenti poi che segue la moda (il 73,5%) lo fa per piacere. Per un buon 14,7%, invece, si tratta di adeguarsi alle tendenze del momento per non sentirsi all’antica. A dominare la lista della spesa sono innanzi tutto le ricariche per il cellulare (27,7%) e i capi d’abbigliamento (23,9%), seguite da prodotti alimentari (15%), libri, fumetti o riviste (8,1%), e articoli di profumeria (6,2%). Poi vengono i videogiochi (4%) cd e film (6%).
Giovani lettori. Non è vero che i ragazzi non leggono: quasi un intervistato su due afferma di leggere libri (47,9%) e il 24,5% ama i fumetti. Il 42,1% del campione si dedica al disegno, mentre il 24,6% suona uno strumento musicale e il 23,4% ha l’abitudine di tenere un diario.
Viaggi. Che sia in occasione delle vacanze estive o di quelle natalizie i ragazzi viaggiano e il 72,7% degli intervistati è stato all’estero. Più della metà degli intervistati (51,9%) ha trascorso le ferie in modo autonomo, con uno o più amici nel 30,4% dei casi. Il camper è considerato la soluzione ideale dal 24,7% , mentre c’ è chi preferisce l’agriturismo (10,6%) o il campeggio (il 4,8%).
Gli amici al primo posto. L’amicizia è fondamentale per i ragazzi. Il 97,7% del campione attribuisce molta (85%) e abbastanza (12,7%) importanza agli amici e il 96% molta (81,1%) e abbastanza (14,9%) importanza alla famiglia. Poi viene l’amore che occupa un posto di primaria importanza nel 92% dei casi. Seguono i soldi importanti per il 76,8% dei giovani e il successo (il 61,3%). Un posto marginale spetta invece alla religione, ritenuta importante soltanto dal 55,1% degli adolescenti.
Le grandi tematiche. Sul divorzio i giovani non hanno molti dubbi: il 58,2% di loro si dice favorevole. Mentre molta più perplessità c’è a proposito di fecondazione artificiale, con un 47,9% di ragazzi favorevoli e un 46,6% contrari. Una sensibilità diversa emerge invece sull’aborto, contro il quale si schierano il 52,2% degli intervistati. Per quanto riguarda l’immigrazione non si può parlare di grande apertura: solo per il 31,6% dei ragazzi gli immigrati dovrebbero essere accolti e avere gli stessi diritti degli italiani. Mentre circa un ragazzo su quattro (22,6%) dichiara che dovrebbero essere allontanati dal territorio italiano. Più cauto ma diffidente il 28,2% degli adolescenti disposto ad accettare gli immigrati a patto che questi si rivelino utili al Paese. Infine l’8,6% degli intervistati non concederebbe agli immigrati la parità dei diritti, anche se ritiene sia giusto accoglierli.
Senza manie di protagonismo. La sicurezza in se stessi e l’indipendenza risultano al primo posto nei desideri manifestati dagli adolescenti. In particolare, alla domanda su ciò che desidererebbe essere, il 64,7% del campione ha mostrato di aspirare ad una maggiore sicurezza nelle proprie capacità, e più di un intervistato su due (58,2%) vorrebbe maggiore indipendenza. Non ci sono invece “manie di protagonismo”: c’è poco interesse infatti nel sentirsi più popolare tra i coetanei (27,7%).
Consumo di droghe e alcol. I ragazzi bevono alcolici e non hanno timore a dirlo. Solo il 28,7% di loro dichiara di non bere mai nessun tipo di bevanda alcolica, mentre circa il 15% consuma spesso alcol (11,5%) e la maggioranza (il 55,6%) lo fa qualche volta. Più preoccupante però è il dato relativo all’età in cui si comincia a bere: poco meno di sette adolescenti su dieci, infatti, hanno dichiarato di aver bevuto il primo bicchiere di vino o di birra prima dei 15 anni (69,1%). E se l’alcol non è un tabù, ancor meno le droghe leggere: una buona parte dei ragazzi intervistati ha nei confronti del consumo di spinelli un atteggiamento piuttosto favorevole: il 28% di loro, infatti, ritiene che non ci sia niente di male a fare uso di droghe leggere (10,2%) o che gli spinelli non facciano male se non si esagera nel loro consumo (17,8%).
Contraccezione. Su questo tema i giovani rivelano un atteggiamento piuttosto incosciente. Il 52,8% degli intervistati che hanno già avuto rapporti sessuali afferma di non utilizzare mai i contraccettivi, gli altri ne fanno un uso sporadico o saltuario. Il contraccettivo preferito dagli adolescenti è comunque il preservativo, utilizzato “spesso” (19,4%) o sistematicamente (45,8%) dal 65,2% degli intervistati che hanno già avuto rapporti sessuali e “qualche volta” dal 14,6%. La pillola, è utilizzata “sempre” dal 10,5% delle adolescenti che hanno già avuto rapporti sessuali. Mentre il 10,3%, diversamente, la usa “qualche volta” (7,5%) o “spesso” (2,8%). E per quel che riguarda l’educazione sessuale, oltre la metà degli intervistati individua negli amici (30,4% delle risposte) e nei genitori (20%) i principali canali di informazione in materia di sessualità. Ma un ruolo sempre più importante è assunto dagli insegnanti, che vengono indicati come fonti d’informazione nel 13,2% delle risposte.
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