Società

I futures Usa temono il Pil

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Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano sotto la parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio all’insegna delle vendite. Il tutto avviene all’indomani di una seduta dove gli indici avevano tentato nell’ultima mezz’ora di risollevarsi, lasciandosi andare poi nuovamente in territorio negativo. Da segnalare che il Dow ha superato la sua media mobile a 200 giorni.

Gli operatori restano con il fiato sospeso per la pubblicazione del Pil Usa del secondo trimestre. Grande è anche l’attesa sulle conseguenze che il dato avrà non solo sulla performance dei listini azionari, ma anche su quella del mercato dei cambi.

Ieri a livello intraday l’euro era arrivato a $1.3106 spingendosi oltre il massimo toccato a 1.3094 del 10 maggio scorso, prima seduta successiva al piano salva euro da $1000 miliardi messo a punto da Ue e Fmi.

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Sul fronte macro, il calendario prevede anche alle 15:45 ora italiana il Chicago PMI di luglio e dopo dieci minuti la fiducia dei consumatori dell’Universita’ del Michigan.

Sul fronte societario, Disney ha ceduto la casa di produzione Miramax. Nel settore farmaceutico Merck ha centrato le attese del mercato con la propria trimestrale.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre cede lo 0.68% a $77.83 dopo aver recuperato ieri l’1.29% a $78.28. Il derivato con scadenza agosto dell’oro avanza di $1.90 a $1173.10. Ieri aveva guadagnato $8.10 a quota $1170.50 l’oncia. Sul valutario l’euro cede lo 0.40% a $1.3027. Quanto ai Treasury, i prezzi sono in lieve rialzo con il rendimento sul benchmark decennale calato al 2.9990% dal 3.001% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna un calo di 5.1 punti a 1091.90 (-0.46%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra una flesisone di 7.25 punti a 1850 (-0.39%)

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 37 punti a quota 10372 (-0.36%).