A meno di un’ora dall’inizio delle contrattazioni, i future sugli indici americani sono ancora positivi.
Rispetto al resto della settimana, oggi la sensazione e’ che gli attuali rialzi possano essere mantenuti almeno fino all’apertura che dovrebbe essere con il segno piu’. Pesa ancora l’impatto scatenato dai fatti di Madrid di giovedi’ ma oggi il mercato sembra avere voglia di reagire.
Le notizie che arrivano dalla macroeconomia pur non essendo di primaria importanza sono essenzialmente positive. Le scorte di magazzino crescono meno delle attese e soprattutto il deficit della bilancia corrente si restringe piu’ delle previsioni ($127.5 miliardi contro i $136 miliardi)
A mercati aperti sara’ la volta della fiducia dei consumatori rilevata dall’Universita’ del Michigan. In questo caso si tratta del dato preliminare relativo al mese di marzo.
Il report sui prezzi alla produzione di febbraio in programma prima dell’apertura verranno posticipati a data futura cosi’ come era successo per qualli di gennaio.
Qualche indicazione aggiuntiva potrebbe venire dal discorso del Presidente della Fed Greenspan atteso al Boston Collage Finance.
Per quanto riguarda le notizie societarie attenzione a Genentech (DNA – Nyse) che ha in programma un incontro con gli analisti a San Francisco.
Sul mercato high-tech la trimestrale di Oracle (ORCL – Nasdaq), resa nota ieri dopo la chiusura, si e’ rilevata sostanzialmente in linea con le attese. Il titolo ha mostrato una tendenza al rialzo nel pre borsa.
Sul fronte valutario torna un po’ di forza sul dollaro che recupera sia sull’euro (XEU) che sullo yen (XEU). A pesare potrebbero essere i timori che nuovi attentati terroristici colpiscano proprio queste due areee piuttosto che gli Stati Uniti.
Alle 14:39 (le 8:39 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 e’ in rialzo di 4.60 punti (+0.42%) a 1.108,90 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 guadagna 9.00 punti (+0.64%) a 1.414,50 punti.
Il contratto sull’indice Dow Jones sale di 40 punti (+0.40%) a 10.135 punti.
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare rendimenti al 3.71%.