Pubblichiamo le indicazioni relative alla fase di pre-apertura dei mercati azionari statunitensi.
Indici e future 03 Ottobre 2002 | |||
Indici | Closing cash | Settlement price | Fair Value premium |
S&P500 | 827,91 | 830,50 | -2,80 |
DJIA | 7.755,61 | 7.765,00 | -25,30 |
Nasdaq100 | 849,56 | 858,00 | -5,20 |
Fonte dati: Ufficio Studi WallStreetItalia |
Alle 9:20 E.T. i future sull’S&P e sul Dow Jones viaggiano sopra il Fair value. Solo il future sul Nasdaq si tiene al di sotto.
- Il future sul Dow Jones segna -10.
- Il future sull’S&P 500 segna -1,90 punti.
- Il future sul Nasdaq100 segna -8,00 punti.
Gli altri indicatori
- Il Treasury a 10 anni segna prezzi in rialzo e rendimenti a 3,67%.
- Il cambio euro dollaro quota $0,9894.
- L’oro viene scambiato a $324,10 l’oncia (+$1,30).
- Il benchmark sul crude oil segna $30,20 (+0,29).
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUGLI INDICI
Indici 03 Ottobre 2002 |
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Seduta di Borsa | Dow Jones | Nasdaq Comp. | S&P 500 |
Mercoledi’ 25 settembre | 7.841,82 (+2,07%) | 1.222,29 (+3,39%) | 839,66 (+2,49%) |
Giovedi’ 26 settembre | 7.997,12 (+1,98%) | 1.221,61 (-0,06%) | 854,95 (+1,82%) |
Venerdi’ 27 settembre | 7.701,45 (-3,70%) | 1.199,16 (-1,84%) | 827,37 (-3,23%) |
Lunedi’ 30 settembre | 7.591,93 (-1,42%) | 1.172,07 (-2,26%) | 815,28 (-1,46%) |
Martedi’ 01 ottobre | 7.938,79 (+4,57%) | 1.213,72 (+3,55%) | 847,91 (+4,00%) |
Mercoledi’ 02 ottobre | 7.755,61 (-2,31%) | 1.187,30 (-2,18%) | 827,91 (-2,36%) |
Fonte dati: Ufficio Studi WallStreetItalia |
Dopo il rally di martedi’ il mercato ieri e’ tornato a perdere nuovamente terreno. Nell’ultima ora di contrattazioni gli indici sembra che abbiano aumentato le perdite a causa di un errore nell’inserimento di un grosso ordine di vendita che riguardava un basket di azioni appartenenti all’S&P500. Come conseguenza i future a Chicago che chiudono dopo Wall Street hanno recuperato leggermente andando a chiudere la sessione sopra al livello cash.
Il Dow Jones rimane imbrigliato nel canale ribassista cominciato l’11 settembre. In caso di rialzo al di sopra di 8.013 punti il primo obiettivo rimane la neck line dello spalla testa spalla disegnato tra la meta’ di luglio e la meta’ di settembre. Al ribasso attenzione al minimo di lunedi’ a quota 7.460 al di sotto del quale l’indice andrebbe a testare il supporto di lungo a 7.400 punti.
Il discorso non cambia molto per il Nasdaq, l’indice stenta a prendere una direzione precisa. Dopo aver testato il supporto a 1.160 punti, l’indice ha rotto al rialzo l’importante quota di 1.190 punti. In caso di tenuta e proseguimento del rialzo gli obiettivi sono 1.200 e 1.240 successivamente. Al ribasso sotto 1.160 attenzione a quota 1.100 ultimo ostacolo prima dello spartiacque a 1.000 punti.
I TEMI DELLA GIORNATA
Sul fronte macroeconomico alle 08.30 E.T. il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che le richieste di nuovi sussidi alla disoccupazione, nella scorsa settimana, sono aumentate di 5.000 unita’ portandosi a quota 417.000. Le attese erano per una crescita di 4.000 nuove richieste. E’ la quinta settimana consecutiva che le richieste di sussidi si tengono al di sopra di 400.000 unita’, soglia che gli economisti ritengono tipica di un mercato del lavoro in recessione.
Alle 10.00 E.T. l’Associazione Nazionale dei direttori degli acquisti rendera’ noti i dati dell’indice ISM relativo al settore non manifatturiero per il mese di settembre. Le attese sono per un dato che si posizioni tra 51,4 e 52 punti. Al di sopra della soglia di 50 punti che divide una fase recessiva da una espansiva. A giudicare dai dati sull’ISM del settore manifatturiero dell’area di Chicago e nazionale, la probabilita’ di un annuncio che deluda le aspettative sono alte. Il mercato considera questo report di un’importanza medio-alta.
Sempre alle 10.00 E.T. il Dipartimento del Commercio rendera’ noti i dati relativi agli ordini alle fabbriche per il mese di agosto. Le attese sono per un calo dello 0,3% rispetto al +4,4% della rilevazione precedente. Il dato e’ composto dagli ordini di beni durevoli di cui il mercato e’ gia a conoscenza (-0,6%) e di quello di beni non durevoli. Infine viene reso noto il dato relativo alle scorte delle fabbriche utile per gli economisti che si fanno un’idea della componente delle scorte nelle previsioni sul PIL del trimestre in corso. Il mercato tributa un’importanza medio-bassa a questo report.
Sul fronte internazionale da registrare la vittoria dell’amministrazione Bush che ha finalmente piegato le perplessita’ del Congresso americano. Il mandato ricevuto non e’ esattamente quanto richiesto dal Presidente, tuttavia in sostanza Bush riceve il permesso all’uso della forza (cosa di cui comunque non aveva tecnicamente bisogno) con un margine di discrezionalita’ molto ampio.
Negli USA a preoccupare comunque non sono solo le tensioni medio orientali. L’uragano Lili che ha colpito il Golfo del Messico ha gia’ richiesto l’evacuazione di mezzo milione di persone dalla coste americane. Ad essere colpita con particolare violenza in questo momento e’ la Luisiana. In termini economici il potenziale danno di un evento meteorologico di questo tipo e’ notevole.
In pericolo tra le altre cose e’ la produzione delle piattaforme petrolifere off shore dell’area, con potenziali ripercussioni sul prezzo di approviggionamento del petrolio. Da segnalare comunque che il grado di pericolosita’ di Lili e’ stato ridotto dal grado 4 al 3, portando tecnicamente il fenomeno meteorologico da tornado a tempesta, nelle ultime ore.
Sul fronte societario, brutte notizie per l’high tech depresso dal profit warning sul terzo trimestre fiscale lanciato dal produttore di microprocessori Advance Micro Devices (AMD – Nyse). E’ subito seguita la bocciatura di UBS Warburg, che ha ridotto il target price e le stime per il 2002.
Spunti negativi anche per il colosso dei chip Intel (INTC – Nyse) che secondo Lehman Brothers potrebbe dover abbassare le stime.
Indicazioni sconfortanti anche per il settore archiviazione dati: Merrill Lynch ha ridotto le stime sul fatturato per Brocade (BRCD – Nasdaq), Emulex (ELX – Nyse) e Network Appliance (NTAP – Nasdaq).
Tra i titoli che riporteranno i risultati nella giornata odierna
- Marriott (MAR – Nyse): la catena alberghiera ha battuto le stime sul pro forma, riportando 46 centesimi per azione, contro i 42 attesi dal mercato. Il gruppo ha inoltre registrato utili in crescita rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Tra i titoli e settori da tenere d’occhio nella giornata di oggi
- Motorola (MOT – Nyse: La Banca d’affari JP Morgan ha portato il rating sul titolo del colosso dei cellulari da neutral a overweigth (sovrappesare). I motivi del giudizio positivo sono da ricercare nelle buone prospettive del comparto semiconduttori e nelle possibilita’ di procedere ad uno scambio di attivita’ con la tedesca Siemens.
- Goldman Sachs (GS – Nyse: il Wall Street Journal riporta che dirigenti di 21 societa’ americane che avevano un rapporto di investiment banking con la banca d’affari hanno ricevuto azioni di IPO da GS. E’ quello che emerge dalle indagini delle autorita’ di controllo. La commissione che sta revisionando le pratiche di GS sta concentrandosi sullo scrutinio della procedura di “spinning” (allocazione delle IPO in conti personali di alti dirigenti come incentivo per aggiudicarsi un business di investment-banking).
- Micrel (MRCL – Nasdaq): AMD non e’ la sola a portare brutte notizie tra i chip. Micrel ha annunciato che il terzo trimestre fiscale si chiuderà con una perdita pro forma di 3-5 centesimi per azione, mentre gli analisti consultati da Multex si attendevano un risultato in pareggio. Le vendite si attesteranno a $50-$51 milioni, contro i $55,9 milioni delle stime di consensus.
- Bank of New York (BK – Nyse): il gruppo bancario ha deciso di fare pulizia nei crediti concessi a societa’ di telecomunicazioni. I conti del terzo trimestre saranno cosi’ appesantiti da un onere straordinario di $260 milioni. L’EPS dovrebbe quindi passare da $0,50 previsti a $0,47.
- Check Point Software (CHKP – Nasdaq): la societa’ che annunciera’ al mercato gli utili del terzo trimestre il 17 ottobre, ha confermato ieri le stime sull’utile per azione ($0,25) pur riducendo quelle sul fatturato che dovrebbe attestarsi a $103-104 milioni contro i $108 previsti.
- RJ Reinolds (RJR – Nyse): Merrill Lynch ha emesso un downgrade sul titolo del settore tabacco, portando il rating da “buy” a “neutral”. Secondo la banca d’affari in prospetiva la pressione sui prezzi sarà più forte, manifestandosi soprattutto nel 2003 e 2004. Inoltre, all’interno del settore titoli come Carolina Group (CG) e Philip Morris (MO) sono più interessanti, grazie a migliori fondamentali.
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