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I FUTURE CONFERMANO UNA PAUSA D’ASSESTAMENTO

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A meno di un’ora dall’inizio delle contrattazioni, i future sugli indici americani sono moderatamente negativi. Solo il contratto sul Nasdaq 100 resiste in terreno positivo.

Sul fronte macroeconomico i dati comunicati pochi minuti fa hanno sortito un effetto opposto sui contratti sugli indici USA. La produttivita’ rivista in forte aumento indica che l’azienda America rimane la piu’ efficiente al mondo.

L’utilizzo della tecnologia insieme all’abbondanza di capitale pronto per essere investito fanno degli Stati Uniti la nazione leader del capitalismo occidentale. Per il momento non ci sono segnali che questo debba cambiare, l’effetto e’ quindi benefico su un mercato il cui nemico e’ proprio il dubbio e la prudenza derivante da una situazione nuova e sconosciuta.

A controbilanciare l’eccellente dato sulla produttivita’ e’ arrivato pero’ quello sulle richieste di sussidi alla disoccupazione. Il dato sopra le 400.000 unita’ conferma ancora una volta che l’economia americana sta si uscendo dalla recessione ma senza creare nuovi posti di lavoro. Per un sistema fondato sui consumi privati (2/3 del PIL) si tratta di un pericolo destinato a pesare sui mercati anche nelle prossime settimane.

Fino a quando il tasso di disoccupazione non tornera’ a calare nessuno avra’ il coraggio di parlare di una ripresa duratura.

A mercato aperto, saranno resi noti i dati sugli ordini alle fabbriche di luglio e l’indice dei direttori degli acquisti relativo al settore non-manifatturiero per il mese di agosto.

Per quanto riguarda il cambio euro-dollaro dopo lo sbandamento sotto quota $1.07 di ieri, l’euro sembra poter tenere $1.08. Continua a farsi sentire l’intervento della BOJ fermamente intenzionata a non accettare un rafforzamento dello yen che potrebbe mettere a rischio le esportazioni.

La pressione sulle autorita’ cinesi per abbandonare la politica dei cambi fissi e’ ormai argomento seguito da tutti i media finanziari. Difficilmente si vedra’ un rallentamento su questo fronte fino a quando non si sara’ ottenuto almeno un risultato parziale.

Alle 14:45 (8:45 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 perde 2.60 punti (-0,24%), a 1024,50 punti.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ invariato a 1.361,50 punti.

Il contratto sull’indice Dow Jones scende di 20 punti (-0,21%) a 9.551 punti.

Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare rendimenti al 4,53%.

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