
Roma – Nuovo primato per la città di Hong Kong. Si temeva sulle conseguenze del ritorno alla sovranità cinese 15 anni fa. Si temeva che questa decisione avrebbe in futuro intaccato il ruolo della città come centro finanziario internazionale. E invece forse gli ha fatto solo bene. Il posto migliore al mondo dove fare Business. A dircelo è l’ultima ricerca condotta da Bloomberg.
Raggiunge la vetta nella classifica generale, che si basa su sei criteri: costi per la creazione di un’attività, costo del lavoro, integrazione economica, costi non tangibili quali corruzione e inflazione e condizione del mercato locale dei consumi. Lasciate indietro Olanda, Stati Uniti, Regno Unito e Australia, rispettivamente dal numero due al cinque.
“Porto di ingresso per la Cina, con tassazione altamente competitiva. Una scelta quasi scontata per le varie società che intendono stabilire un ufficio regionale in Asia”, ha commentato a Bloomberg Tomo Kinoshita, vice-responsabile Asia per le ricerche economiche di Nomura Holdings. “Ha senso per le varie società che vogliono essere vicino alla Cina e ad altri paesi dell’Asia, utilizzare Hong Kong come base”.