Roma – Presa di posizione decisa da parte del candidato socialista francese alle Presidenziali, Francois Hollande. La Germania non può decidere per il resto d’Europa, afferma, nel richiedere una rinegoziazione del fiscal compact già accordato dai leader dei 25 paese europei. Parole che mettono in contrasto le due più grandi economie dell’Eurozona.
Sin da quando ha vinto il primo turno, battendo anche l’attuale Presidente Sarkozy, Hollande continua a spingere contro nuove misure di austerità in favore di programmi pro-crescita, affermando che in caso venisse eletto non ratificherebbe il patto fiscale nella sua forma attuale.
“Non spetta alla Germania decidere per il resto dell’Europa”, ha dichiarato il candidato socialista durante un trasmissione su France 2. “Ricevo tutta una serie di segnali, diretti e indiretti, da parte di altri governi, anche da parte dei conservatori”.
Intanto la cancelliera tedesca Angela Merkel ha messo bene in chiaro che il patto “non è rinegoziabile”. In merito alla “problematica della crescita, che qualcuno rivendica, essa da tempo è il secondo pilastro della nostra politica accanto a quello di finanze pubbliche sane”.
A Hollande risponde anche Sarkozy. “Credi che assumendo 60.000 impiegati pubblici si crei crescita? Credi che possiamo continuare a spendere soldi che non abbiamo?”.
A proposito di botta e risposta, il candidato del centro sinistra se la prende con l’Economist, che nell’ultima edizione lo definisce “pericoloso”: “E’ un magazine antifrancese e antisocialista”.