(Teleborsa) – Attenzione ai possibili effetti negativi legati a misure di iniezione di liquidità. A lanciare il monito il Presidente della Fed di Kansas City Thomas Hoenig, che ieri sera ha parlato al New Mexico Economic Forum ad Albuquerque commentando l’eventualità che a breve la Federal Reserve proceda con misure di quantitative easing. Secondo Hoeing, che tra l’altro è membro votante del Federal Open Committee, pompare eccessiva liquidità nel sistema bancario può danneggiare l’economia e causare lo scoppio di una bolla economica. La politica monetaria ha lo scopo di assicurare una certa stabilità, ma se si adopera per inondare il mercato di denaro gli equilibri potrebbero sconvolgersi, portando instabilità finanziaria che a lungo andare potrebbe anche aumentare il numero dei senza lavoro. Una mossa di quantitative easing, ha affermato il Presidente della Fed di Kansas City, non è necessaria: l’economia sta comunque crescendo e “noi dobbiamo continuare ad agire senza rischiare ulteriori crisi del sistema”. Piuttosto, continua Hoenig, la Federal Reserve dovrebbe alzare leggermente i tassi di interesse, ribadebndo la propria ocntrarietà ad una politica “a tasso zero” quando ci si trova in una periodo di ripresa modesta. Intanto cresce l’attesa per il prossimo meeting del Fomc in agenda il 2-3 novembre. Secondo l’opinione corrente e dalle parole emerse ultimamente, il presidente della Fed Ben Bernanke sarebbe piuttosto preoccupato dell’attuale situazione di stallo dell’economia a stelle e strisce, in particolare del mercato del lavoro. Secondo gli economisti più pessimisti, inoltre, il tasso di inflazione sarebbe troppo pericolosamente basso. Per questo in molti sono pronti a scommettere che la Federal Reserve scenderà presto in campo con iniezioni di liquidità.
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