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HIGH TECH: GATES, NESSUN MERCATO PER TERZO MONDO

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Bill Gates, uno dei principali fautori dello sviluppo tecnologico, sta mettendo in dubbio la capacita’ delle soluzioni digitali di raggiungere tutti gli angoli della Terra. Non solo. Il fondatore del gigante dei software Microsoft (MSFT) nega apertamente il ruolo dei Paesi piu’ poveri come potenziali mercati per i prodotti high-tech.

Alla recente conferenza ‘Creating Digital Dividends’ di Seattle Bill Gates ha sottolineato infatti che ancora due milioni di persone al mondo necessitano disperatamente di cure mediche, non di laptop.

Non che Gates abbia perso la fiducia nel ruolo della tecnologia, ma ha deciso di causare una controversia nell’industria per portare l’attenzione sulle necessita’ primarie di alcuni Paesi.

Da parte sua, poi, non sono solo parole.
L’uomo piu’ ricco del mondo ammette che sei anni fa, all’inizio della sua carriera di filantropo, pensava che donare computer sarebbe stato sufficiente da parte sua, ma che ora le sue priorita’ sono cambiate e che le cure mediche, specialmente lo sviluppo e la distribuzione di vaccini, ammonteranno per 2/3 dei $21 miliardi della fondazione Bill e Melinda Gates.

Naturalmente gli operatori del settore, tra cui i principali concorrenti di Microsoft, mantengono le proprie posizioni sull’importanza della tecnologia nello sviluppo umano e sostengono che ogni prodotto high-tech che l’industria sta mettendo a punto andra’ a migliorare la vita anche dei piu’ poveri.

John Gage di Sun Microsystems (SUNW) prevede ad esempio che il calo dei costi dei telefoni callulari li rendera’ accessibili ai Paesi che piu’ ne necessitano, ma secondo Bill Gates chi pensa di vendere prodotti a chi vive con un dollaro al giorno “non capisce niente’.