NEW YORK (WSI) – Il prossimo gigante Internet, sullo stile della cinese Alibaba, avrà passaporto indiano. Sono sempre più numerosi gli investitori che scommettono sul subcontinente come la prossima Silicon Valley del settore hi-tech.
I numeri parlano chiari. Secondo Privco, l’ammontare dei fondi dei venture capitalist verso le start-up indiane sono più che raddoppiate nell’ultimo anno, +261% per la precisione, fino a raggiungere quota 3,86 miliardi di dollari.
“E’ sufficiente guardare ai ritmi di crescita del paese e alla sua demografia per rendersi conto che, dopo la Cina, il prossimo mercato caldo per il comparto tecnologico sarà quello indiano” ha sottolineato Matt Turlip, analista presso Privco.
Un esempio per tutti. Flipkat Online Services – sito internet di ecommerce sullo stile di Amazon e Alibaba, ha raccolto 1 miliardo di dollari di fondi solo nel mese di luglio. “E’ uno delle startup più finanziate al mondo” ha specificato Turlip.
Le potenzialità del mercato indiano nel settore hi-tech non sono passate inosservate a SoftBank, il veture capitalist giapponese, tra i primi investitori di Alibaba, che negli ultimi due mesi ha investito 800 milioni circa in società indiane tra cui SnapDeal (ecommerce) e Olocabs (la Uber indiana).
Secondo recenti stime della societa di ricerca Pew, entro il 2050 l’India diventerà il paese più popoloso al mondo. Un dato che, insieme all’alta percentuale di giovani, alimenta le prospettive di una crescita vertiginosa del mercato hi-tech. Sempre in base alle stime di Pew, l’India è destinata a diventare il paese con maggior numero al mondo di giovani sotto i 29 anni già entro il 2020.
Fonte:
(MT)