Se il conflitto in Iraq non dovesse concludersi in tempi relativamente rapidi, colossi dell’hi-tech del calibro di Micron Technology potrebbero essere costretti a ridurre ulteriormente la propria forza lavoro.
Nonostante i massicci licenziamenti effettuati dal settore negli ultimi anni, molte societa’ non hanno ridotto lo staff in proporzione al calo del fatturato.
Alcune aziende si giustificano spiegando che avere piu’ impiegati del necessario si rivelera’ vantaggioso per le vendite quando l’economia iniziera’ a risalire la china. Ma se la guerra in Iraq dovesse continuare a lungo, facendo slittare ulteriormente la ripresa (attualmente prevista per la seconda meta’ dell’anno), il settore sara’ costretto ad attuare una politica di feroci tagli ai costi.
“La domanda per l’hi-tech continuera’ a diminuire e la guerra non sta certo aiutando – spiega al sito CBSMarketWatch Peter Cohan, direttore della rivista specializzata The Cohan Letter –. Se le aziende vogliono salvaguardare i propri profitti, l’unica strada da seguire e’ quella dei tagli ai costi, e di conseguenza alla forza lavoro”.
Non a caso questa mattina la societa’ di ricerca IDC ha tagliato le stime sulla crescita della spesa per l’Information Technology del 2003 dal 3,7% al 2,3%, citando le incertezze sui fronti macroeconomico e geopolitico.
“Con il rallentamento della crescita del Pil e la peggiore crisi dalla Grande Depressione per gli utili societari, la ripresa si e’ fermata”, osservano gli esperti di IDC. La spesa globale per l’hardware e’ prevista in calo dello 0,5% nel 2003, mentre quella per il software e’ attesa in crescita di appena il 4,5%.
Il calo delle vendite hi-tech, purtroppo, non e’ una novita’. Per molte aziende va avanti da oltre tre anni e probabilmente non si fermera’ di qui a breve. Ma cio’ che preoccupa maggiormente gli esperti e’ il fatto che il fatturato per dipendente continui a scendere, nonostante le migliaia di licenziamenti e l’utilizzo di software atti ad incrementare l’efficienza delle vendite.
Il fatturato per dipendente del colosso dei semiconduttori Micron Technology (MU – Nyse), ad esempio, negli ultimi dodici mesi e’ stato di circa $187.500, in netto calo rispetto ai $264.211 di cinque anni fa. Quello di Novell (NOVL – Nasdaq) e’ stato di $193.920, contro i $240.355 del 1998.
Bill De Rosa, fund manager di Badgley, Phelps and Bell, prevede un ulteriore deterioramento delle attivita’ nei prossimi mesi, dal momento che gli investimenti hi-tech continuano ad essere posticipati, soprattutto a causa dell’incertezza sul quadro geopolitico. Secondo l’esperto, la prima parte del 2003 sara’ costellata di profit warning.