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Hedge fund riducono scommesse su materie prime. La loro strategia

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Roma – Gli hedge fund hanno per caso cambiato idea sulle commodities? L’impressione, che ci arriva dai numeri, è almeno quesya. Stando a quanto riporta Bloomberg, i fondi speculativi hanno ridotto le loro scommesse sul comparto al ritmo più forte in otto mesi.

Di fatto, nella settimana che è terminata lo scorso 15 marzo, l’indice che rappresenta le posizioni nette lunghe detenute dai gestori in 18 commodities, ha segnato una flessione del 14% dalla settimana precedente, attestandosi a 1,27 milioni di opzioni e futures americani. Si tratta per l’appunto del calo più sostenuto dalla settimana terminata dal 29 giugno, e del livello minimo di posizioni lunghe nette dagli inizi di agosto.

Come se non bastasse il Thomson/Reuters CRB Index ha testato il minimo dell’ultimo mese lo scorso 16 marzo, con gli investitori che hanno guardato anche alle conseguenze che i problemi in corso in Giappone potranno avere sui consumi delle materie prime. Prima del terremoto, l’indice CRB aveva messo a segno un balzo del 6,5% nell’intero 2011, registrando una performance migliore rispetto a quella dell’azionario e dei bond.

“La situazione in Giappone ha portato molti investitori a optare per le prese di beneficio dopo la recente corsa delle commodities – ha commentato a Bloomberg Brian Hicks, che gestisce 3 miliardi di dollari presso US Global Investors a San Antonio – Si tratta oerò di una fase di breve termine che darà il via a un’ulteriore spinta nel settore. D’altronde, continiamo ad assistere ai fenomeni di industrializzazione e urbanizzazione nei mercati emergenti”.

Anche Jeff Bauml, vicepresidente senior di RJ O’Brien & Associates, broker di New York, ritiene che gli hedge fund potrebbero tornare nei mercati delle commodities nelle prossime settimane e rinnovare le proprie scommesse rialziste.