New York – Gli hedge fund hanno aperto posizioni ribassiste contro l’euro. Secondo i dati resi noti dal Commodity Futures Trading Commission e segnalati da un articolo del Financial Times, nella settimana terminata il 27 dicembre le poszioni al ribasso (short) contro la moneta unica sono balzate a un livello mai visto in precedenza. (LEGGI LA PERFORMANCE DELL’EURO NEL 2011).
Di fatto, entro il 27 dicembre, il numero delle posizioni short è stato superiore a quello delle posizioni long di 127.900 contratti, al di sopra dei 113.700 contratti della settimana precedente.
“Quando assistiamo a posizioni short di un tale ammontare è normale assistere a una correzione di breve termine per l’euro – ha commentato Carole Laulhere, strategist di Société Générale – In un arco temporale più lungo, i fondamentali economici sono più importanti, ma anche questi si stanno indebolendo”.
Intanto, diverse sono le stime degli analisti. Secondo i 41 esperti intervistati da Bloomberg, l’euro scenderà a quota $1,28 entro il secondo trimestre del 2012; ma broker e banche d’affari hanno divergenze notevoli sul futuro della valuta.
Nomura ritiene per esempio che il rapporto eur/usd calerà a 1,20 entro il secondo semestre dell’anno, mentre Stardard Chartered fissa un valore di $1,22 nello stesso arco temporale. Più ottimisti gli analisti di JP Morgan e di BNP Paribas, che prevedono che l’euro sarà interessato da una ripresa che lo riporterà rispettivamente a quota $1,34 e $1,35.