Secondo Barton Biggs, managing director di Morgan Stanley, la mania degli hedge fund che si e’ impadronita degli Stati Uniti e dell’Europa sta assumendo sempre piu’ le caratteristiche di una bolla, la quale, anche se meno grande o pericolosa di quella tecnologica, potrebbe avere spiacevoli conseguenze per gli investitori , e “scuotere alcune gabbie dorate del mondo finanziario”.
La bolla rappresenta tutto cio’ che e’ contenuto nell’assunto secondo cui le azioni degli individui sono razionali, o lo sarebbero se altri non si comportassero allo stesso modo.
Piu’ o meno come quando scoppia un incendio e tutti si accalcano alla medesima via d’uscita.
L’irresistibile caso degli investimenti in hedge fund e’ noto. Credere che questi possano far si’ che i soldi decidano il bello e il brutto tempo non e’ stato testato in un mercato ribassista; ma in un mercato negativo, che registra un collasso del settore tecnologico e dove il private equity ricomincia a precipitare, gli hedge fund diventano un alibi per fare soldi in maniera aggressiva.
Originariamente destinati ad individui ricchi, gli hedge fund raccolgono liquidita’ da fondazioni, donazioni e fondi pensione.
Basti pensare che attualmente si contano circa $400 miliardi di equity in circa 6.000 hedge fund, del tutto sregolati e i quali fanno largamente uso dell’effetto leva.
Secondo Biggs i protagonisti in questo “gioco finanziario” sono quattro: gli hedge fund stessi, i fondi di fondi, le banche di investimento che agiscono come broker (un’attivita’ altamente proficua), e i consulenti che danno indicazioni a istituzioni e privati particolarmente agiati.
A causa della penuria di informazione circa gli hedge fund singli pero’, i fondi di fondi e i consulenti possono apportare molto valore, non solo nel processo di selezione, ma anche nell’allocazione delle diverse strategie e nei tempi di uscita.
Ma questa attivita’ tanto inseguita non e’ priva di problemi. Infatti, mentre i fondi di investimento sono soggetti ad analisi accurate e a regolamentazioni, gli hedge fund brancolano, per cosi’ dire, nel buio.
Nonostante la grande massa di denaro parta dagli Stati Uniti, anche in Europa sta prendendo sempre piu’ piede questa mania, basti pensare che quasi ogni giorno nel Vecchio Continente si aprono nuovi hedge fund e fondi di fondi.
Secondo una stima $4 miliardi confluiscono ogni mese negli hedge fund, data la facilita’ con la quale questi consentono di generare liquidita’ in breve tempo, ma anche di perderlo.
Il cocktail piu’ pericoloso infatti e’ creato dall’effetto leva, l’inesperienza dei gestori e dai mercati volatili.
“Credo che molti hedge fund esploderanno e faranno perdere molti soldi agli investitori, ma non si avra’ l’effetto della bolla tecnologica, che esplodendo avrebbe un significativo impatto sull’economia nella sua globalita’”, ha concluso Biggs, aggiungendo che “tuttavia in qualita’ di investitori dobbiamo esserne consapevoli”.