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HEDGE FUND: IL MANAGER CHIUDE E RINGRAZIA GLI IDIOTI PER IL SUO SUCCESSO

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Andrew Lahde, 37 anni, e’ il gestore di un hedge fund che diventera’ il quintessenziale simbolo di questi tempi di crisi: dopo aver messo a segno, l’anno scorso, una performance di +870%, ha chiuso i battenti del suo fondo e ha detto addio ai clienti (a cui rimborsera’ i denari) con una lettera in cui ringrazia “i facoltosi idioti” e gli “stupidi trader” che lo hanno reso ricco.

Lahde, gestore dell’hedge fund di Santa Monica, in California, che porta il suo nome, Lahde Capital Management LLC, ha annunciato ai propri investitori – secondo quel che scrive Bloomberg – la sua decisione di rimborsare il cash investito a ciascuno “perche’ il rischio di utilizzare derivati sul credito (tipo swap, CDS e CDO) – cioe’ il suo sistema per scommettere sulla perdita di valore di bond e strumenti di debito, compresi i mutui subprime – e’ diventato ormai troppo rischioso, per via della debolezza delle banche con le quale faceva abitualmente trading.

“Ho fatto parte di questo gioco solo per soldi” ha scritto Lahde in una lettera di 2 pagine, nella quale arriva alla conclusione di “odiare il mondo degli hedge fund”. “C’era un frutto molto facile da cogliere – scrive Bloomberg citando la missiva di Lahde – cioe’ gli idioti con genitori ricchi che avevano pagato per le migliori scuole, come Yale e poi l’MBA ad Harvard; erano li’ per essere tosati”. “Questa gente, che spesso non valeva affatto l’educazione ricevuta (o che avrebbero dovuto ricevere) e’ riuscita a salire al top di societa’ come AIG, Bear Stearns e Lehman Brothers e in tutti i livelli del governo”, scrive Lahde.

“Tutti questi comportamenti in supporto dell’Aristocrazia, alla fine non hanno fatto altro che rendermi piu’ facile trovar gente abbastanza stupida che fosse dall’altra parte delle mie operazioni di trading. Che Dio benedica l’America”.

Lahde, che aveva sotto gestione $80 milioni, alla fine della lettera dice di voler legalizzare la marjuana e inoltre che non capisce la questione del voler lasciare il proprio stampo in eredita’ alle successive generazioni. “Non lo capisco proprio – scrive – infatti praticamente tutti saranno dimenticati”. “Piantatela con questa storia di voler lasciare il vostro marchio. Buttate via il Blackberry, e godetevi la vita”.