Al giro di boa, i mercati americani proseguono in forte ribasso, “avvelenati” da un cocktail di notizie negative provenienti dai fronti societario, macroeconomico e geopolitico.
Le borse sembrano cosi’ avviate a registrare la terza seduta consecutiva di ribassi e il primo calo settimanale dell’anno dopo due ottave di guadagni. Ricordiamo inoltre che oggi scadono le opzioni su indici e titoli, elemento che determina un certo grado di volatilita’ sui mercati. L’indice della volatilita’ implicita VIX (VIX) e’ infatti in forte rialzo (+3,8%). I volumi di scambio sono leggermente in rialzo rispetto a ieri, ma ancora moderatamente bassi.
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A deludere gli investitori sono in primo luogo le indicazioni poco esaltanti giunte da colossi del calibro di Microsoft (MSFT – Nasdaq), IBM (IBM – Nyse), Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) e General Electric
(GE – Nyse). Sempre a livello societario da segnalare la nota negativa di Goldman Sachs su software e archiviazione dati.
Preoccupano gli investitori anche i dati macroeconomici comunicati in mattinata:
► A novembre, il deficit della bilancia commerciale si e’ attestato alla quota record di $40,1 miliardi.
► La produzione industriale e’ scesa a dicembre dello 0,2%, contro le attese di un +0,2%.
► La fiducia dei consumatori si e’ attestata a meta’ gennaio a 83,7 punti, contro le attese di 86,4.
Alla luce di questi dati, la banca d’affari UBS Warburg ha tagliato le stime sulla crescita del Pil del quarto trimestre 2002 da +1,8% a +0,8%.
Da segnalare poi l’acuirsi delle tensioni internazionali, dopo che Saddam Hussein ha dichiarato che se Bush decidera’ di attaccare, l’Iraq fermera’ le truppe statunitensi “alle porte di Bagdad”.
Subito dopo questa notizia, il dollaro e’ sceso ai minimi degli ultimi tre anni contro l’euro, per poi indebolirsi ulteriormente dopo la comunicazione dei dati macro USA. L’oro, dal canto suo, ha toccato i massimi degli ultimi sei anni.
“Sembrano proprio mancare le buone notizie – ha osservato Larry Wachtel, analista di Prudential Securities –. I big del mercato (Microsoft, GE e IBM) hanno rispettato o battuto le stime, ma hanno previsto un futuro nebuloso. E al mercato l’incertezza non piace”.
SUL FRONTE DEGLI UTILI:
Il colosso industriale e blue chip del Dow Jones General Electric
(GE – Nyse) ha annunciato il piu’ grande calo dei profitti in 9 anni. Il gruppo ha comunque registrato
un utile in linea con quanto previsto dagli analisti. Positiva, poi , la crescita del fatturato. Il chief executive officer di GE, Jeff Immelt, ha sottolineato in ogni caso che “General Electric ha conseguito solidi risultati nell’ ambito di una congiuntura economica che é veramente difficile, registrando eccellenti performance in diversi ambiti operativi. GE ha infine riaffermato le stime fatte in precedenza circa l’ andamento degli utili 2003, a quota 1,55-1,70 dollari per azione. Il titolo e’ in rosso.
Il gigante del software e blue chip del Dow Jones Microsoft
(MSFT – Nasdaq) ieri ha sottolineato che la domanda nel comparto software resta molto debole. La società ha anche reso noto che prevede vendite e profitti per azione al di sotto delle stime degli analisti per l’ esercizio annuale che si chiuderà il 30 giugno prossimo Da segnalare che il grupppo, per la prima volta nella sua storia, vale a dire Microsoft, pagherà ai propri azionisti un dividendo, corrispondente a 16 cents per azione. L’ annuncio fatto da Microsoft viene dopo la recentissima messa a punto del piano di stimolo all’ economia da parte del presidente George W. Bush, che prevede fra l’ altro la detassazione dei dividendi azionari e, almeno sulla carta, rappresenta quindi uno stimolo per incentivare la corresponsione di questo tipo di remunerazione agli azionisti.
In risposta alle indicazioni di MSFT e di altri gruppi stamattina e’ arrivata la nota negativa della banca d’affari Goldman Sachs. Il broker ha abbassato il rating sui settori Software e Enterprise Systems/Storage (GSO) da ‘Neutral’a ‘Cautious’. Goldman ha anche rimosso Microsoft dalla “Current Investment List”. In generale la banca raccomanda agli investitori maggiore cautela. Il broker aveva sperato, inoltre, che Microsoft e IBM fornissero piu’ solidi risultati, dando una spinta al sentiment sull’hi-tech. Rispetto all’Enterprise/Storage, la banca ritiene che l’hi-tech al momento ancora non mostri segni di credibile ripresa.
Il colosso informatico e blue chip del Dow Jones IBM (IBM – Nyse) nel quarto trimestre ha registrato un calo di ben il 56% degli utili netti, rispetto al pari periodo dell’ anno prima. A livello pro forma , gli utili si sono comunque attestati al di sopra del consensus di mercato. Secondo alcune indiscrezioni, IBM starebbe considerando l’opportunita’ di aumentare il livello dei dividendi distribuiti agli azionisti. Negativa la risposta delle banche d’affari alla trimestrale del gruppo. Bear Stearns ha abbassato il rating sul coosso informatico da ‘Outperform’ a ‘Peer Perform’. Mentre i fondamentali restano solidi, secondo la banca, le azioni IBM vengono attualmente scambiate ad un premio di circa il 15% rispetto ai multipli dell’S&P 500, e sono rivolte verso la parte superiore della banda di oscillazione del 20% premio/sconto rispetto al mercato.
Poco incoraggianti anche le indicazioni fornite dalle societa’ che hanno annunciato la trimestrale nella tarda serata di ieri:
Il colosso informatico Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) a livello proforma ha battuto le stime ma su basi nette ha invece registrato la perdita maggiore della sua storia a $2,28 miliardi. Il colosso delle infrastrutture per Internet Juniper (JNPR – Nasdaq) ha battuto le stime sugli utili del quarto trimestre. Lehman Brothers ne ha alzato il giudizio sul titolo. Tuttavia JNPR cede contagiato dalle perdite dell’hi-tech. Il gruppo di aste online Ebay (EBAY – Nasdaq) ha annunciato utili e previsioni al di sopra del consensus di mercato. Il titolo e’ in salita ma non aiuta il settore Internet (GIN). Il colosso dei semiconduttori Advanced Micro Devices (AMD – Nyse) ha deluso significativamente le stime sul quarto trimestre e non aspetta un grande miglioramento delle vendite nel primo trimestre. Il titolo cede oltre il 15% e l’indice di settore, il Philadelphia Semiconductor Index (SOX).
Tra gli altri spunti negativi:
► DuPont (DD – Nyse): Banc of America ha tagliato le previsioni sugli utili del 2003 del colosso chimico e blue chip del Dow Jones. Le principali ragioni della revisione effettuata dalla banca risiedono nelle piu’ elevate spese pensionistiche e nei maggiori costi delle materie prime.
► Home Depot (HD – Nyse): la catena di negozi per il fai da te e blue chip del Dow Jones prevede di aumentare la spesa in conto capitale del 21%, portandola a $4 miliardi, per migliorare la qualita’ dello shopping dei clienti ed accrescere la performance nelle vendite. Tuttavia la societa’ ha lanciato un warning su utili e vendite del 2003. Da segnalare inoltre che il quotidiano finanziario Wall Street Journal ha pubblicato un editoriale molto critico sulla societa’. In particolare, l’articolo sottolinea gli errori fondamentali commessi da Bob Nardelli, a.d. del gruppo, accusato di aver realizzato cambiamenti aggressivi e piani di accentramento che hanno creato problemi agli impiegati e spaventato gli azionisti.
► Federated (FD – Nyse): La banca d’affari CSFB ha tagliato il rating sulla societa’ retail da Outperform a Neutral.
► Dynegy (DYN – Nyse): CIBC ha abbassato il rating sulla societa’ energetica da ‘Sector Perform’ a ‘Sector Underperform’. Alla base della decisione, considerazioni relative al raporto tra prezzo del titolo e fondamentali dell’azienda.
Tra tante notizie sconfortanti, una luce:
United Tech (UTX – Nyse): la banca d’affari Salomon Smith Barney ha alzato il rating sulla societa’ di prodotti aerospaziali e tecnologici da ‘Underperform’ a ‘In-Line’ ed il price target da $55 a $70. Le principali ragioni dell’upgrade riguardano la convinzione della banca che il rischio relativo alle stime dei risultati del 2003 sia relativamente circoscritto ed il fatto che i risultati del 2002 dell’azienda si si sono rivelati migliori delle aspettative. Il titolo tuttavia e’ in leggero ribasso.
Da segnalare inoltre:
AOL Time Warner (AOL – Nyse): ieri, dopo la chiusura dei mercati, il colosso multimediale ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha nominato all’unanimita’ l’a.d. Richard Parsons presidente del gruppo. Parsons, che continuera’ a ricoprire il ruolo di amministratore delegato, sostituisce Steve Case, dimessosi domenica. Il titolo e’ in ribasso.
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