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GUERRA E HI-TECH PESANO SULLE BORSE AMERICANE

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Inizio di settimana decisamente poco confortante per Wall Street, che a meta’ giornata continua a perdere terreno. Volumi bassi nel giorno del Veteran’s Day per la chiusura del mercato del reddito fisso.

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A deprimere i mercati sono principalmente due fattori: le preoccupazioni sugli sviluppi della situazione irachena e l’attesa per la comunicazione, in settimana, dei dati su vendite al dettaglio e produzione industriale, che secondo gli analisti continueranno a mettere in luce la debolezza dello stato congiunturale USA.

Sotto i riflettori le dimissioni di Michael Capellas dalla carica di presidente del colosso informatico e blue chip del Dow Jones Hewlett-Packard (HPQ – Nyse). Capellas potrebbe prendere la poltrona di John Sidgmore, discusso amministratore delegato di WorldCom (WCOEQ – Nasdaq).

Al mercato valutario, il dollaro continua a perdere terreno contro lo yen, mentre recupera lievemente contro l’euro.

Sul fronte geopolitico, e’ dell’ultima ora la notizia che un funzionario del parlamento dell’Iraq avrebbe dichiarato che molte richieste dell’Onu non possono essere soddisfatte.

I timori di un imminente conflitto USA-Iraq continuano a pesare sul prezzo del petrolio.

Le buone notizie della seduta non riescono a fungere da elemento di traino per gli indici. In mattinata la banca d’affari Lehman Brothers ha aumentato l’esposizione sul settore dell’Information Technology per la prima volta in quasi un anno, portandola dal 6% al 16%. Ma il mercato ignora la notizia.

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