New York – Il bisogno di altre misure straordinarie e’ grande, ma le autorita’ di politica monetaria aspettaranno di conoscere i due dati macro relativi al Pil e al report occupazionale di aprile prima di agire in questa direzione. Lo sostiene il guru degli investimenti nel mercato obbligazionario, Bill Gross.
Per questo motivo, a cominciare da domani converra’ tenere d’occhio i dati sulla crescita economica nel primo trimestre, attesa al +2,5 dopo il 3% precedenti. Quanto al mercato del lavoro, “per esaltare il mercato ci vorrebbe una somma di posti di lavoro creati superiori a 150 mila unita’”, secondo il manager del maggiore fondo obbligazionario al mondo, PIMCO.
L’obiettivo e’ il 7% del tasso di disoccupazione e forse anche piu’ basso. Per ottenerlo, secondo Gross, “ci vorranno 6, 12, probabilmente 18 mesi temo e pertanto c’e’ la sensazione che stampare altro denaro e iniettare liquidita’ nei mercati sia necessario”.
Le misure non convenzionali di Quantitative Easing prevedono l’abbassamento indiretto dei tassi di interesse, tramite l’acquisto o la vendita di titoli di stato a breve scadenza.
“Quando la Federal smettera’ di stampare denaro?”, chiede la conduttrice, ma e’ una domanda a cui nemmeno Gross riesce a dare una risposta. “Un’Europa in recessione, farebbe male anche alla ripresa statunitense. Gli Usa non possono aspettarsi una crescita media del 3% con un’Eurozona in piena crisi”.
Di conseguenza difficilmente si vedranno QE in giugno o piu’ avanti, a meno che i dati su Pil e disoccupazione siano deboli, In quel caso, bisognera’ prepararsi al terzo round di QE prima di quest’estate.
“L’inflazione ha gia’ incominciato a fare sentire il suo peso. Oltre il 2% dei prezzi al consumo e’ notevole in un contesto di questo tipo. E non scendera’, come vogliono invece fare credere i membri della Federal Reserve per giustificare altre misure di allentamento.
Guarda l’intervento di Bill Gross ai microfoni di Bloomberg: