Società

Grillo a processo per proteste No Tav: “La giustizia e’ in crisi”

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news
Il contenuto di questo articolo, pubblicato da La Repubblica – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Torino – Si è presentato anche Beppe Grillo, comico e leader del Movimento cinque stelle, stamani in tribunale all’udienza del processo contro i No Tav accusati di abuso edilizio in violazione dei vincoli paesaggistici per la costruzione della baita di Clarea, nell’area del cantiere della Maddalena a Chiomonte. L’accusa del pm Giuseppe Ferrando nei confronti dell’ex comico genovese e di 22 attivisti, è violazione di sigilli: sono entrati nella baita alla Clarea, a Chiomonte, vicino al cantiere per i carotaggi del Tav in Val di Susa, ma questa costruzione era sotto sequestro perché costruita abusivamente. Proprio per quest’ultimo fatto gli altri indagati sono accusati di violazione della normativa edilizia-urbanistica.

Il 5 dicembre 2010 Grillo era entrato nella costruzione nel bosco della Clarea, non distante dal cantiere della Maddalena dove devono essere eseguiti i carotaggi geognostici per la costruzione della linea Torino-Lione. Secondo quanto riportato dalle agenzie il blogger, avvisato dal capitano dei carabinieri Stefano Mazzanti al suo arrivo, aveva deciso di entrarci nonostante tutto e quindi la denuncia nei suoi confronti era stata un atto dovuto.
In aula sono presenti gli imputati e numerosi attivisti No Tav come pure fuori dal tribunale dove è stato allestito un banchetto con amplificatore dal quale suonano musica ed espongono bandiere contro la Torino Lione.

“Dovrò abituarmi a questo genere di situazioni perché temo che me ne capiteranno più d’una nel corso della mia vecchiaia – ha detto Grillo seduto in aula in attesa dell’inizio dell’udienza – è un sistema insensato quello che impiega tante energie contro i deboli mentre non fa nulla contro i forti”. Il pubblico ministero Giuseppe Ferrando ha chiesto all’avvocato Enrico Grillo che lo assiste di tenere comizi eventualmente fuori dall’aula.

Giorgio Rossetto, unico imputato in questo processo detenuto è nella gabbia della maxi aula tre del palazzo di giustizia. Sono in aula anche Davide Bono, capogruppo in Regione dei “grillini” e Juri Bossuto, esponente della sinistra.

Copyright © La Repubblica. All rights reserved