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Grilli: incertezza sui numeri, ma bisogna guardare oltre

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New York – “In un momento di incertezza ci possono essere dei range e nessuno può essere assolutamente certo delle proprie stime”. Così il viceminitro dell’Economia Vittorio Grilli ha commentato, ieri sera a Washington a margine dei lavori del G20, la divergenza di stime sull’economia italiana.

“Il messaggio importante è quello che ha dato il presidente del Consiglio (Mario Monti), l’importante non è convergere di 0,2, 0,3 o 0,5% sulle previsioni, è essere d’accordo che la direzione, le riforme, gli obiettivi fiscali di consolidamento sono quelli giusti”, ha detto Grilli.

Ai G20 si parlerà anche di Italia, ma il Paese non è più al centro del dibattito e non è più sotto l’osservazione del Fondo Monetario Internazionale. L’Italia “è rientrata nella normalità”, ha detto Grilli, sottolineando che non è più previsto il “programma speciale” di cui si era discusso in precedenza, ma un articolo VI, che si svolgerà “nella prima metà di maggio” e che sarà “un momento per approfondire gli obiettivi e le riforme”.

Grilli ieri ha avuto un incontro con il direttore generale del Fmi Christine Lagarde, dalla quale ha avuto “un’accoglienza positiva” e a cui ha avuto modo di presentare il Documento di Economia e Finanza. “Abbiamo avuto un momento di approfondimento, ci siamo confrontati sulle prospettive”, ha detto il viceministro. Parlando del fondo di stabilità permanente Esm e del suo possibile utilizzo per puntellare il sistema bancario, Grilli ha precisato che “c’è un trattato che dice che l’Esm può intervenire anche sulle banche se il Paese lo chiede”.